Bolelli e Vavassori alle Atp Finals: «È un sogno che diventa realtà»
«Un sogno che si realizza, abbiamo tanta voglia di far bene, daremo il massimo». Così Simone Bolelli e Andrea Vavassori, la coppia azzurra di doppio sintetizza la partecipazione alle Atp Finals che si aprono domenica 10 novembre all’Inalpi Arena di Torino. «Per me è un grandissimo onore essere qui, l’ho sognato, non vedo l’ora di iniziare – ha aggiunto Vavassori – sapevamo di essere una delle coppie più competitive da inizio anno e spero di poter condividere tutto questo con le persone che mi hanno visto crescere, la mia famiglia, i miei amici più stretti. È sicuramente una bella storia da poter raccontare e magari anche ispirare le generazioni future a cui dico che se hanno un obiettivo di lavorare perché ce la possono fare». Dal canto suo, Bolelli ha proseguito: «Per me è una grandissima emozione, lo scorso anno non avevo un ranking altissimo e non pensavo di essere oggi qui in finale, Melbourne ci ha dato molta fiducia, le Finals sono sempre state il nostro obiettivo, abbiano lavorato tanto, ce le siamo meritate e ora ce le godiamo».
La gioia di Bolelli e Vavassori
Il veterano, l’esordiente, e la nuova stella del tennis americano. Sono Daniil Medvedev, vincitore nel 2020 e al suo sesto anno consecutivo alle Atp Finals, il numero 9 del mondo Alex De Minaur al suo primo torneo dei Maestri e Taylor Fritz gli avversari del numero uno del mondo Jannik Sinner nel girone Nastase delle Atp Finals al via domenica a Torino. I due gironi (nel Newcombe ci sono Zverev, Alcaraz, Ruud e Rublev) saranno in scena fino a venerdì, sabato e domenica seguiranno semifinali e finale. Intanto oggi standing ovation per Jannik Sinner al suo ingresso per l’allenamento sul campo dell’Inalpi Arena che domani sera lo vedrà debuttare contro De Minaur. Sugli spalti, a salutare il numero uno al mondo nell’ultimo giorno del training che lo ha visto confrontarsi con il norvegese Casper Ruud, non solo tifosi e appassionati ma anche tanti bambini che lo hanno accolto con cori e applausi. Al termine, il tradizionale lancio delle palline verso il pubblico e un “ciao” con la mano del campione altoatesino accolto dai presenti con urla di gioia.
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