Israele conclude attacco all’Iran: siti di produzione missili colpiti come rappresaglia

L’attacco israeliano contro l’Iran è giunto al termine, con i siti di produzione missili colpiti come parte della rappresaglia in risposta all’attacco iraniano del primo ottobre. Secondo le dichiarazioni delle forze armate israeliane, gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti con successo. Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato la conclusione dell’operazione e ha sottolineato che Israele ora ha una maggiore libertà d’azione anche in Iran.

L’Iran minimizza l’entità dell’attacco condotto da Israele durante la notte, respingendo le affermazioni riguardanti l’uso di 100 jet da combattimento e definendo tali dichiarazioni come parte di una strategia di “guerra psicologica”. Inoltre, secondo l’agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim, l’Iran nega che la raffineria di Teheran sia stata colpita, affermando che continua a funzionare normalmente nonostante l’attacco. La fonte citata da Tasnim sostiene che l’affermazione di Israele riguardo ai 20 siti colpiti è irrealistica .

Le forze di difesa aerea di Teheran hanno dichiarato che l’attacco israeliano condotto durante la notte ha causato danni limitati, colpendo alcuni centri militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam.

L’Iran ha annunciato la ripresa dei collegamenti aerei dal proprio spazio aereo dopo la sospensione notturna dovuta all’attacco israeliano. Secondo l’agenzia di stampa Irna, i voli torneranno regolarmente operativi dalle 9 di mattina.