Khamenei guida le preghiere con il fucile accanto: “Se necessario colpiremo ancora”
L’Ayatollah Ali Khamenei guida la preghiera del venerdì a Teheran con un fucile accanto, dal lato sinistro. E ricorda Hasan Nasrallah, il leader di Hezbollah ucciso una settimana fa in un raid israeliano a Beirut, come un “fratello, il mio orgoglio, il volto amato del mondo islamico. Era la bandiera della resistenza e il coraggioso difensore degli oppressi. Il nemico codardo non è riuscito a sferrare un colpo efficace alle strutture delle fazioni della resistenza, quindi ha fatto ricorso ad una politica di omicidi e distruzioni. La difesa di Gaza da parte di Hezbollah e il suo sostegno alla moschea di Al-Aqsa rappresentano un servizio cruciale per l’intera regione. Questo sermone è rivolto al mondo islamico intero, ma soprattutto a Libano e Palestina”.
“I Paesi islamici hanno tutti un nemico comune”
I Paesi islamici hanno “un nemico comune. Il nemico dell’Iran è il nemico dell’Iraq, lo stesso nemico del Libano – ha detto Khamanei – Il nemico di tutti noi è lo stesso”. Parole arrivate dopo che all’inizio del suo sermone ha insistito sull’“unità” dei musulmani.
Khamenei: “I palestinesi hanno diritto palestinesi a opporsi al nemico, aiutiamoli”
“La nazione palestinese ha il diritto di opporsi al nemico che ha occupato la sua terra e rovinato la sua vita. Difendere i palestinesi è legittimo – ha detto Khamenei – e aiutarli è altrettanto legittimo. L’operazione Tempesta di Al-Aqsa (l’attacco lanciato il 7 ottobre da Hamas, ndr) è stata una mossa legittima e i palestinesi avevano ragione, la difesa del popolo libanese di Gaza è una mossa legittima e legale”.
E ancora: “Il popolo palestinese ha il legittimo diritto di difendersi. Di opporsi a quei criminali, le forze di occupazione. Non esiste un singolo tribunale o organizzazione internazionale che possa biasimare il popolo palestinese semplicemente per aver difeso la propria patria”.
“Se necessario colpiremo ancora il ‘vampiro’ Israele”
“Se necessario – ha proseguito Khameni – colpiremo ancora”. L’Ayatollah ha sottolineato che Israele “è un vampiro” e “il risultato del comportamento del nemico è un aumento della rabbia e della motivazione del popolo, rende più forti gli uomini, i generali e i leader”. Alla fine, ha aggiunto il leader iraniano, si arriverà alla “rimozione della vergognosa esistenza” di Israele.
Khamenei: “Israele non vincerà mai contro Hamas e Hezbollah”
Israele non otterrà mai la vittoria su Hamas e Hezbollah secondo il leader iraniano Khamenei. “La politica degli arroganti e dei tiranni si basa sulla semina di divisioni e conflitti tra i musulmani. Il nemico della nazione islamica è uno solo, anche se i suoi metodi differiscono da un Paese all’altro. Dobbiamo allacciare le cinture di difesa della nazione islamica dall’Afghanistan allo Yemen e dall’Iran a Gaza e al Libano”. Per la massima autorità sciita “ogni popolo ha il diritto di difendere la propria terra e la propria sovranità contro occupanti e usurpatori. Il popolo palestinese ha il pieno diritto di insorgere contro l’occupante che ha sprecato le loro vite. Nessuno ha il diritto di criticare i libanesi per aver sostenuto i loro fratelli palestinesi difendendo la loro terra”.
“L’attacco a sostegno di Gaza è legale e legittimo”
Rispetto all’attacco missilistico lanciato su Israele, l’Ayatollah ha spiegato che “il passo compiuto dalle nostre forze armate a sostegno di Gaza qualche giorno fa è legale e gode di piena legittimità. La Repubblica Islamica farà ciò che è necessario con forza e determinazione. Non saremo compiacenti, né avremo fretta né esitiamo nel compiere il nostro dovere”.
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