Tennis
5:56 pm, 20 Agosto 24 calendario

Sinner positivo al Clostebol, assolto giocherà gli US Open

Di: Redazione Metronews
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Jannik Sinner è risultato positivo al Clostebol dopo il torneo di Indian Wells, ma una lunga e attenta indagine della International Tennis Integrity Agency ha accertato che da parte del tennista italiano, attuale numero uno al mondo, non c’è alcuna «colpa» o «negligenza»: l’Itia ha accolto integralmente la tesi difensiva dello staff di Sinner, secondo cui la contaminazione (con una bassissima concentrazione del metabolita dell’anabolizzante nelle urine) era stata del tutto involontaria e dovuta a uno spray da banco, disponibile in Italia, usato per curare una piccola ferita.

Sinner assolto, giocherà gli US Open

Sinner giocherà regolarmente gli US Open, mentre – in linea con quello che è il regolamento – gli sono stati comunque tolti i 400 punti e i premi guadagnati nel torneo americano.

Secondo quanto spiega l’Itia, Sinner – in gara all’ATP Masters 1000 di Indian Wells – il 10 marzo scorso ha fornito un campione di urine risultato contenere tracce bassissime di un metabolita del clostebol, uno steroide anabolizzante incluso nella lista proibita della Wada, l’Agenzia mondiale antidoping; un secondo campione, prelevato al di fuori della competizione otto giorni più tardi, è risultato positivo allo stesso metabolita, sempre a bassissimi livelli. In entrambi i casi, come da Codice mondiale antidoping, è stata applicata una sospensione provvisoria contro la quale Sinner ha fatto regolare ricorso, garantendosi il diritto di continuare a giocare.

La spiegazione del team del tennista

Lo staff dell’azzurro ha spiegato che lo spray era stato applicato tra il 5 e il 13 marzo, periodo durante il quale al tennista sono stati applicati anche massaggi quotidiani, con conseguente possibile contaminazione transdermica.

Diversi esperti hanno giudicato la spiegazione credibile e l’Itia ha avviato una attenta istruttoria, che ha incluso diverse interviste con lo stesso Sinner e il suo team, arrivando alla conclusione che la violazione non era intenzionale.

Il 15 agosto, poi, in una udienza presso il tribunale indipendente nominato da Sport Resolutions è stata sancita formalmente l’assenza di dolo.

Sinner: «Mi lascerò alle spalle questo periodo sfortunato»

«Ora mi lascerò alle spalle questo periodo impegnativo e profondamente sfortunato – commenta su Instagram lo stesso Sinner -. Continuerò a fare tutto il possibile per assicurarmi di continuare a rispettare il programma antidoping dell’Itia e ho una squadra intorno a me meticolosa nel seguire le regole».

Itia: «La presenza della sostanza non era intenzionale»

«Prendiamo estremamente sul serio qualsiasi test positivo – ha sottolineato Karen Moorhouse, Ceo dell’Itia – e applicheremo sempre con rigore i format stabiliti dalla Wada. Abbiamo condotto un’indagine approfondita sulle circostanze che hanno portato ai test positivi, alla quale il signor Sinner e i suoi rappresentanti hanno collaborato pienamente: abbiamo condiviso la spiegazione del giocatore sull’origine della contaminazione e concluso che la presenza della sostanza non era intenzionale. Conclusione accettata anche dal tribunale».

«Le regole antidoping devono essere rigorose per essere efficaci – scrive l’avvocato Jamie Singer di Onside Law che ha difeso il tennista azzurro, numero 1 del mondo, Jannik Sinner -. Purtroppo la sfortunata conseguenza è che, a volte, atleti del tutto innocenti ne rimangono coinvolti. Non c’è dubbio che Jannik sia innocente in questo caso».

 

20 Agosto 2024
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