Settebello, gli azzurri danno le spalle agli arbitri
Settebello, gli azzurri danno le spalle agli arbitri. È la protesta contro giudici di gara e Federazione internazionale per l’arbitraggio di Italia Ungheria.
Settebello, gli azzurri danno le spalle agli arbitri
Quella di Parigi 2024 per il Settebello doveva essere un’Olimpiade che aspirava a qualche medaglia. Invece rischia di diventare quella del settimo o ottavo posto. Piazzamenti insignificanti sicuramente, ma la pallanuoto italiana al maschile è stata penalizzata nei quarti di finale.
Oggi nella prima partita valevole per i piazzamenti tra quinto e ottavo posto, ha perso contro la Spagna per 11 a 9. Gli azzurri, oggi entrati in acqua alla Defense Arena in piena polemica con arbitri e federazione internazionale, domani alle ore 19,35 giocheranno il settimo posto contro la perdente dell’incontro tra Grecia ed Australia in programma oggi alle 18.
I giocatori del Settebello, sotto la guida del ct Alessandro Campagna, non hanno solo voltato le spalle agli arbitri durante gli inni nazionali. Gli azzurri infatti, nei primi quattro minuti dell’incontro contro gli iberici, hanno lasciato il gioco agli avversari che sono passati in vantaggio per 3 a 0.
Condemi uscito volontariamente per quattro minuti contro gli errori arbitrali
Uscito volontariamente per quattro minuti, il giocatore Francesco Condemi. Una protesta plateale contro le decisioni sia di World Aquatic che del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) che hanno respinto i ricorsi della Federazione Italiana Nuoto (Fin) presentati seguito dei clamorosi errori arbitrali e valutazioni della giuria d’appello a seguito di quanto accaduto nel quarto di finale contro l’Ungheria. Un fallo fischiato a Condemi e successiva espulsione per quattro minuti aveva fortemente influito sul risultato finale.
La World Aquatic ammette: «Italia ingiustamente penalizzata»
Il Management Committee della World Aquatic (federazione mondiale) in un suo report ha parlato di «partita falsata» dalle decisioni arbitrali. Parole pesanti ma soprattutto di ammissione di errore da parte degli arbitri. Il Management Committee ha smentito arbitri, delegati e Var e ha definitivamente ammesso che Condemi non ha commesso violenza.
Quindi il 3-3 segnato dall’attaccante del Settebello contro l’Ungheria nei quarti di finale delle Olimpiadi era valido. Secondo il comitato della World Aquatic, «l’attaccante non doveva essere espulso, l’Italia non avrebbe dovuto giocare 4 minuti in meno, i magiari non avrebbero dovuto beneficiare del rigore del 4-2. Insomma, partita completamente stravolta dalla decisione arbitrale».
Il documento redatto dalla commissione composta da Antonio Silva (Portogallo; presidente della European Aquatics), Joo Hee Park (Corea del Sud), Erik Van Heijningen (Paesi Bassi e coordinatore della giuria di appello), si riferisce ai provvedimenti da adottare in relazione all’espulsione di Condemi per gioco violento. Nella relazione si legge che «dopo aver preso in considerazione le circostanze del caso e aver esaminato il video disponibile dell’azione, il Management Committee non può concludere che ci sia stato un intento malevolo nell’atto di tirare la palla da parte del Sig. Condemi, la cui mano ha colpito il volto dell’avversario. Pertanto il Sig. Condemi non sarà escluso da altre partite del torneo per questa azione».
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