In finale Larissa Iapichino (lungo) e Lorenzo Marsaglia (trampolino 3 m)

Altri due atleti azzurri conquistano le finali alle Olimpiadi di Parigi 2024. Larissa Iapichino si è qualificata in quella del salto in lungo in programma giovedì alle 20. L’azzurra al secondo salto delle qualificazioni è atterrata a 6,87 metri, 12 centimetri in più della misura minima richiesta. Anche Lorenzo Marsaglia ha centrato la finale nel trampolino 3 metri. L’azzurro ha chiuso al settimo posto i preliminari con il punteggio di 405.05. Fuori dai 18 semifinalisti l’altro azzurro Giovanni Tocci (346.85). Davanti a tutti per ora i due cinesi Zongyuan Wang (530.65) e Siyi Xie (509.60).

«Col coltello fra i denti»

«Mi sono piaciuta anche se non mi piace gareggiare al mattino, ma finalmente sono diventata olimpica e sono alla mia prima finale a cinque cerchi – ha commentato Larissa Iapichino – ho messo tanta grinta e soprattutto entusiasmo, ho ripensato a me bambina quando sognavo a un traguardo del genere e quando nel 2021 ero accasciata a terra a Rovereto (non ha preso parte alle Olimpiadi di Tokyo, ndr). Ora in finale andiamo sempre col coltello fra i denti. I salti non erano perfetti ma in finale (giovedì alle ore 20) mi auguro di essere la miglior Larissa di quest’anno». Migliore nelle qualificazioni l’americana Tara Davis-Woodhall con 6,90, Iapichino è seconda e la tedesca Malaika Mihambo, grande favorita per l’oro, ha saltato 6,86. In finale anche tre nigeriane, la miglior è Ese Brume questa mattina con 6,76.

Esclusa per peso la lottatrice Liuzzi

La lottatrice italiana Emanuela Liuzzi non parteciperà invece alle Olimpiadi di Parigi 2024 perchè questa mattina non ha superato le prove del peso della categoria fino ai 50 chilogrammi della lotta libera femminile. Agli ottavi di finali l’azzurra avrebbe dovuto sfidare la mongola Otgonjargal Dolgorjav, numero 2 del ranking mondiale. Il peso della Liuzzi è stato superiore ai 50 kg previsti. La lottatrice campana di 24 anni era stata ripescata a seguito della rinuncia della nordcoreana Kim Sonhyang.