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5:20 pm, 3 Agosto 24 calendario
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Carini non accetterà i centomila dollari dell’Iba

Di: Redazione Metronews
Carini Iba
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Carini non accetterà i centomila dollari dell’Iba. L’international boxing association aveva offerto la somma dopo l’incontro abbandonato contro la pugile intersessuale Imane Khelif.

Carini non accetterà i centomila dollari dell’Iba

L’atleta campana non l’ha ancora confermato, ma stando a fonti della Federazione pugilistica italiana, Angela Carini non accetterà il premio in denaro di 50mila dollari (45mila euro) promessi da Umar Kremlev, presidente dell’International boxing association (Iba) per aver combattuto contro l’atleta intersessuale algerina Imane Khelif.

L’Iba aveva squalificato Khelif a seguito dei livelli di testosterone troppo elevati. L’Iba non è più federazione di riferimento per il pugilato del Comitato olimpico internazionale. La Federazione pugilistica italiana, che fino a poche settimane fa era membro Iba, pochi giorni fa ha annunciato di aderire alla World Boxing, la nuova federazione pugilistica mondiale che verrà riconosciuta dal Cio previo il coinvolgimento di più nazioni e la totalità dei continenti.
L’intera vicenda Carini-Khelif è una delle tappe del lungo braccio di ferro tra il Cio e  il filo putiniano Kremlev.

L’offerta della International Boxing association

L’International Boxing Association (Iba) in mattinata aveva comunicato la decisione di assegnare all’azzurra Angela Carini il premio in denaro riconosciuto ai pugili che vincono la medaglia d’oro. La’tleta azzurra aveva abbandonato il match dopo appena 46 secondi.

«Non potevo guardare le sue lacrime. Non sono indifferente a queste situazioni e posso assicurare che proteggeremo ogni pugile. Non capisco perché si voglia uccidere il pugilato femminile. Solo le atlete idonee dovrebbero gareggiare sul ring, in nome della sicurezza». Questo il commento del numero uno dell’Iba Umar Kremlev.

I casi Khelif e Yu-ting

Khelif è uno delle due pugili, insieme a Lin Yu-ting della Cina di Taipei, squalificate durante i Campionati del mondo dell’anno scorso per non aver soddisfatto i criteri di ammissibilità di genere. Tuttavia il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha spogliato l’Iba del suo ruolo di governo globale della boxe a giugno dell’anno scorso. L’iba aveva effettuato i test sulle due atlete nel 2023.

Il Cio, che amministra lo sport a Parigi, ha difeso i diritti della due atlete a competere. Kremlev ha anche affermato che l’IBA sosterrà Sitora Turdibekova dell’Uzbekistan, che ha perso contro Lin venerdì. Il premio -una novità introdotta a maggio dall’Iba nell’ottica di sostenere gli atleti, gli allenatori e le Federazioni nazionali- ammonta in totale a 100mila dollari: 50mila al campione e/o campionessa (o, come in questo caso d’eccezione, Carini), 25mila alla federazione e altri 25mila all’allenatore.

Gli insulti della pugile ungherese a Khelif

Il Comitato olimpico di Algeri ha annunciato che sporgerà denuncia contro la pugile ungherese Anna Luca Hamori che oggi pomeriggio (alle 17.22) affronterà nei quarti di finale dei pesi welter (66 kg) l’atleta nordafricana che al primo turno aveva costretto all’abbandono l’italiana Angela Carini.

La pugile magiara, in un video su TikTok, ha detto: «Domani devo combattere contro un uomo, è stato dimostrato che Imane Khelif è un uomo, nel 2023 era stata squalificata». A rincarare la dose, il fidanzato di Hamori che ha affermato: «Sul ring contro Khelif dovrei salirci io». Il comitato olimpico algerino denuncerà Hamori «per le sue dichiarazioni offensive sulla sua avversaria».

 

3 Agosto 2024
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