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10:03 pm, 11 Luglio 24 calendario
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Rapporto ecomafie, 4 reati ambientali ogni ora nel 2023

Di: Redazione Metronews
Rapporto ecomafie
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Rapporto ecomafie,  4 reati ambientali ogni ora nel 2023. Lo studio di Legambiente: in Italia affari illeciti per 8,8 miliardi.

Rapporto ecomafie, 4 reati ambientali ogni ora nel 2023

Affari d’oro per le ecomafie italiane. A dimostrarlo è l’aumento dei reati ambientali che nel 2023 salgono a 35.487, il 15,6% in più rispetto al 2022, con una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. L’anno scorso il fatturato degli ecomafiosi ha raggiunto gli 8,8 miliardi.

Sono alcuni dei numeri di «Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia», il nuovo report di Legambiente giunto al 30esimo di pubblicazione, presentato stamane a Roma.

Più illeciti nel sud Italia

Come sempre, gli illeciti si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa – Campania, Puglia, Sicilia e Calabria – dove si registra il 43,5% degli illeciti penali, il 3,8% in più rispetto all’anno precedente. I dati nel complesso vengono definiti «preoccupanti» da Legambiente: nel 2023 in Italia aumenta anche il numero delle persone denunciate (34.481, +30,6%) così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%).

Preoccupa il ciclo illegale del cemento

Tra gli illeciti, continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), che si conferma sempre al primo posto tra i reati ambientali ma a inquietare è soprattutto l’impennata degli illeciti penali nel ciclo dei rifiuti, 9.309, il 66,1% in più, che salgono al secondo posto. Terza con 6.581 reati la filiera degli illeciti contro gli animali (dal bracconaggio alla pesca illegale, dai traffici di specie protette a quelli di animali da affezione fino agli allevamenti) seguita dagli incendi dolosi, colposi e generici (3.691).

Crescono i furti di opere d’arte

Crescono anche i numeri dell’aggressione al patrimonio culturale (642 furti di opere d’arte, +58,9% rispetto al 2022) e degli illeciti nelle filiere agroalimentari (45.067 quelli amministrativi, +9,1% rispetto al 2022), a cominciare dal caporalato. Trecentosettantotto i clan mafiosi censiti.

A livello regionale la Campania si conferma al primo posto della classifica con più illeciti ambientali, 4.952, pari al 14% del totale nazionale, seguita da Sicilia (che sale di una posizione rispetto al 2022, con 3.922 reati, +35% rispetto al 2022), Puglia (scesa al terzo posto, con 3.643 illeciti penali, +19,2%) e Calabria (2.912 reati, +31,4%). La Toscana sale dal settimo al quinto posto, seguita dal Lazio. Balza dal quindicesimo al settimo posto la Sardegna. Tra le regioni del Nord, la Lombardia si conferma prima.

A livello provinciale, Napoli torna in testa, a quota con 1.494 reati, seguita da Avellino (in forte crescita con 1.203 reati, pari al +72,9%) e Bari. Roma scende al quarto posto, con 867 illeciti penali, seguita da Salerno, Palermo, Foggia e Cosenza. La prima provincia del Nord è quella di Venezia, con 662 reati, che si colloca al nono posto ed entra nella classifica delle prime venti province per illegalità ambientale.

Continua l’applicazione della legge 68/2015 sugli ecoreati che nel 2023 ha superato quota 600, anche se registra un lieve calo rispetto all’anno precedente quando era stata contestata 637 volte. Un calo dovuto al calo dei controlli, passati da 1.559 a 1.405. Il delitto di inquinamento ambientale resta nel 2023 quello più contestato, 111 volte, portando a ben 210 denunce e 21 arresti. Altro dato riguarda i comuni commissariati che sono attualmente 19.

 

11 Luglio 2024
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