Venezia 81
6:54 pm, 8 Luglio 24 calendario

Willem Dafoe è il direttore artistico della Biennale Teatro

Di: Redazione Metronews
condividi

Willem Dafoe è il nuovo Direttore artistico del settore Teatro della Biennale di Venezia per il biennio 2025-2026. La nomina è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco.

L’augurio di Buttafuoco a Willem Dafoe

«È un onore poter annunciare la nomina di Willem Dafoe a Direttore della Biennale Teatro – dichiara Buttafuoco -. Il teatro è di fatto la casa originale della sua luminosa carriera. Tra i fondatori del leggendario Wooster Group nel 1977, nel perfetto controllo del suo corpo scenico ci sono sempre state la disciplina, la conoscenza, la passione e la profonda consapevolezza del teatro. Non vedo l’ora, come tutti, di poter essere spettatore del Festival che costruirà da Direttore Artistico e – dalla sua cattedra di assoluto Maestro – vedere crescere nell’arte, le ragazze e i ragazzi del College di teatro».

Dafoe: «Il mio programma sarà un’esplorazione dell’essenza del corpo»

«Sono stato prima sorpreso e poi felice di ricevere l’invito di Pietrangelo Buttafuoco come Direttore del Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia 2025-2026 – dichiara Willem Dafoe -. Sono consapevole di essere noto come attore di cinema, ma io sono nato in teatro, il teatro mi ha formato e mi ha scosso. Sono un animale da palcoscenico. Sono un attore. Il teatro mi ha educato all’arte e alla vita. Ho lavorato con il Wooster Group per ventisette anni, ho collaborato con grandi registi da Richard Foreman a Bob Wilson. La direzione del mio programma Teatro sarà tracciata dalla mia formazione personale. Una sorta di esplorazione dell’essenza del corpo».

Willem Dafoe entra a far parte del Theatre X finanziato dal Living e da Grotowski

Attore dalla vocazione sperimentale e dalle scelte eterodosse, Willem Dafoe (Appleton – Usa, 1955) ha iniziato il suo percorso artistico fin dai tempi universitari a Milwaukee, dove a 19 anni entra a far parte del Theatre X (1975-1977), una delle prime formazioni di ricerca negli Usa influenzata dal Living Theatre e da Jerzy Grotowski, con cui porta in scena Insulti al pubblico di Peter Handke e sale su palco anche per interpretare molti dei testi del regista e direttore artistico John Schneider.

Il suo ingresso al Mickery Theatre di Amsterdam

Anche in Europa, dove si trova nel ‘76, è al leggendario Mickery Theatre di Amsterdam, perno della scena alternativa internazionale, dove calca il palcoscenico con Folter Follies, opera del fondatore, attore, regista, drammaturgo, produttore e artista visivo Ritsaert ten Cate.

A NY Willem Dafoe cofonda The Wooster Group

E’ a New York che inizia la sua più importante formazione teatrale, dove è cofondatore – insieme alla regista Elizabeth LeCompte e agli attori Ron Vawter, Kate Valk, Jim Clayburgh, Peyton Smith – di The Wooster Group, con cui calcherà le scene per oltre vent’anni (1977-2003) partecipando a molte delle produzioni, caratterizzate da un singolare intreccio di linguaggi e di testi – dai classici alla controcultura americana, da Flaubert a Lenny Bruce – che ne fanno il fulcro della scena underground newyorchese degli anni ’80, attivando collaborazioni con numerosi artisti tra cui Ken Kobland, Jim Strahs, Richard Foreman, Trisha Brown, John Lurie, Bruce Odland, Steve Buscemi, Jennifer Tipton, Frances McDormand, Hans Peter Kuhn, Amir ElSaffar.

Le collaborazioni con Foreman, Wilson e Castellucci

Accanto al Wooster Group, Willem Dafoe collabora con registi che hanno segnato con il loro immaginario la scena internazionale. Richard Foreman, drammaturgo, regista e teorico della ricerca, noto anche alle scene europee e fondatore di un teatro “ontologico-isterico”, lo chiamerà per Miss Universal Happiness (1985) e The Idiot Savant (2009). Robert Wilson lo vorrà per The Life and Death of Marina Abramovic (2011) e, insieme a Mikhail Baryshnikov, in The Old Woman, dai racconti del poeta russo Daniil Kharms (2013). Infine per Romeo Castellucci Willem Dafoe sarà interprete de Il velo nero del pastore, dall’enigmatico racconto di Hawthorne (2016). Nel 2016 ha partecipato alla Biennale Teatro nella sezione masterclass con un laboratorio dedicato all’attore.

Willem Dafoe e il cinema

Nella sua carriera di attore cinematografico ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è stato candidato a quattro Premi Oscar (l’ultima volta nel 2019 per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità – At Eternity’s Gate di Julian Schnabel, per il quale ha vinto nel 2018 la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia), e a quattro Golden Globe (l’ultimo nel 2024 per Poor Things (Povere creature!, film Leone d’oro alla Mostra di Venezia). Quest’anno sarà nel cast di Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton, il film di apertura dell’81esima Mostra che si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre.

 

8 Luglio 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA