Latina
3:51 pm, 20 Giugno 24 calendario
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Morte Satnam Singh, indagato il datore di lavoro. Calderone e Lollobrigida convocano i sindacati

Di: Redazione Metronews
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“Non è quello che si dice o che si legge sui giornali. Avevo avvisato il lavoratore di non avvicinarsi al mezzo, ma il lavoratore ha fatto di testa sua. E’ una leggerezza che è costata cara a tutti, purtroppo. C’è il dispiacere per la morte del ragazzo, morto sul lavoro, cosa che non dovrebbe mai succedere”. Così ha detto, intervistato dalla Rai, Renzo Lovato, il datore di lavoro di Satnam Singh, il bracciante morto a Latina.

Il 31enne è stato agganciato dal macchinario avvolgiplastica a rullo, trainato da un trattore, che gli ha tranciato il braccio destro e schiacciato gli arti inferiori. Dopo l’incidente è stato abbandonato nei pressi della propria abitazione, mentre il braccio tranciato è stato lasciato su una cassetta per la raccolta degli ortaggi.

Indagato per omicidio colposo titolare azienda

L’ipotesi di reato per cui lavora la procura della Repubblica di Latina, guidata da Giuseppe De Falco, è omicidio colposo. Indagato il titolare dell’azienda dove lavorava Satnam Singh.

Domani incontro Calderone-Lollobrigida con sindacati

A fronte del tragico incidente domani ci sarà un incontro tra sindacati agricoli e i ministri del Lavoro, Marina Calderone, e dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Il meeting è previsto per venerdì mattina alle 11.30 al dicastero di via Flavia. Al centro della discussione ci sarà l’annosa questione dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.

Libera si costituisce parte civile

L’associazione Libera si costituirà parte civile nel futuro processo a carico dei responsabili. Lo ha annunciato in una nota. “Nella morte di Satnan Singh c’è una catena di orrori che annichilisce e avvolge tutti in una sconcertante spirale di malvagità. La sua morte, il dolore della moglie Sony che abbracciamo testimonia di un sistema di illegalità e criminalità diffusa che nelle campagne della provincia di Latina raggiunge vette di barbarie non più sopportabili. Paghe da fame, ritmi e condizioni di lavoro inumani accompagnate da pratiche dopanti per sostenere la fatica, alloggi indecorosi, imposizione di tariffe occulte per trasporti, vessazioni di vario genere che culminano non di rado nella violenza psicologica e fisica, oltreché in veri e propri atti di segregazione delle vittime di questi soprusi”, ha fatto sapere.

“La provincia di Latina è anche luogo di eccellenze e innovazione animato da imprenditori agricoli che diventano essi stessi vittime di una concorrenza sleale da parte di aziende che mortificano i diritti. Nel pontino su oltre 7mila aziende agricole solo 173 si sono iscritte alla rete del lavoro agricolo di qualità che nasce con l’intento di arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo, dando vita ad una sorta di white list. Proponiamo che gli aiuti e sostegni finanziari pubblici vengano riservati solo a queste aziende che generano buona economia e rispetto della dignità del lavoro. Le parole di cordoglio non bastano più, l’indignazione per la morte di Satnan che attraversa il Paese deve trasformarsi in impegno concreto da parte delle Istituzioni nella lotta al caporalato e allo sfruttamento nella filiera agroalimentare in direzione della valorizzazione delle aziende sane e nell’affermazione dei diritti per le lavoratrici e i lavoratori. Per questi motivi Libera aderisce alla manifestazione di Sabato 22 giugno promossa dalla Cgil“, ha aggiunto.

La Russa: “Tolleranza zero per chi sfrutta lavoratori e calpesta diritti”

“Ho appreso con profondo dolore della scomparsa di un ragazzo di 18 anni, rimasto schiacciato da un macchinario agricolo in provincia di Lodi e di un bracciante indiano, deceduto in provincia di Latina dopo essere rimasto ferito sul posto di lavoro e in seguito lasciato abbandonato senza alcun soccorso. Due casi a prima vista diversi ma che vedono ancora una volta sicurezza e sfruttamento, incidere pesantemente sulle vite delle persone”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Nel rivolgere il mio sentito pensiero ai loro cari, alle loro famiglie, ai loro colleghi ribadiamo la necessità di continuare a creare le migliori condizioni affinché non solo tutti possano lavorare in sicurezza ma anche riaffermare che nessuna tolleranza sarà mai consentita a chi sfrutta i lavoratori e calpesta i loro diritti”.

20 Giugno 2024
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