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4:54 pm, 3 Marzo 24 calendario

Si allarga l’inchiesta sul presunto dossieraggio ai danni di politici e vip

Di: Redazione Metronews
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Si allarga l’inchiesta della procura di Perugia sul presunto dossieraggio ai danni di politici e vip. Regista dell’operazione di spionaggio un luogotenente della Guardia di Finanza: Pasquale Striano. Il militare, in servizio alla Procura Nazionale Antimafia, è accusato di almeno 800 accessi abusivi alle banche dati tributarie, antiriciclaggio e dell’antimafia con il solo scopo di reperire informazioni. La domanda che si pone la procura riguarda cosa faceva il militare delle informazioni acquisite.

Tra le persone indagate, tre giornalisti de “Il Domani”

Tra le persone attualmente indagate ci sono il sostituto procuratore della Dna Antonio Laudati, tre giornalisti de “Il Domani” e altre persone che avrebbero sollecitato la richiesta di informazioni. I tre giornalisti indagati, anche se non hanno ricevuto nessun avviso di garanzia, sono Giovanni Tizian, Stefano Vergine e Nello Trocchia, componenti del pool inchieste del quotidiano guidato da Emiliano Fittipaldi che ha firmato un editoriale dal titolo “Un pericoloso attacco alla libertà di stampa” in cui sostiene che “secondo i pm guidati da Raffaele Cantone realizzare inchieste giornalistiche con l’ausilio di carte vere ottenute da fonti giudiziarie è reato: per le fughe di notizie i giornalisti di Domani rischiano ora fino a cinque anni di carcere”.

I pm umbri vogliono capire se la fuga di informazioni è stata utilizzata solo a fini giornalistici o anche per altro scopi.

Le indagini sul dossieraggio sono partite da un esposto di Crosetto

Tra gli “spiati” numerosi politici oltre a Fedez, Cristiano Ronaldo e Massimiliano Allegri

Melillo e Cantone chiedono audizione a Csm, Antimafia e Copasir

«Consideriamo doveroso richiedere di valutare, con l’urgenza del caso, l’opportunità di disporre l’audizione degli scriventi – si legge nella richiesta d’audizione avanzata dal Procuratore Nazionale Antimafia, Giovanni Melillo, e dal Procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, inviata al Consiglio Superiore della Magistratura – all’attenzione del Comitato di Presidenza -, al Presidente della Commissione parlamentare Antimafia e al Presidente del Copasir – al fine di rendere, nei limiti e secondo le forme consentite dalla legge, le informazioni sulle vicende relative al cosiddetto “dossieraggio” di esponenti politici e del mondo economico necessarie alle valutazioni riservate a ciascuna di codeste Istituzioni».

Le reazioni politiche: Lega, «attacco alla democrazia e alla Repubbica»

«L’inchiesta sugli spioni – si legge in una nota della Lega – che setacciavano illegalmente i dati di centinaia di cittadini, soprattutto di centrodestra e in particolare politici e persone vicine alla Lega, rivela un quadro sconcertante. Siamo di fronte a un vero e proprio attacco alla Repubblica e alla democrazia che coinvolge magistratura, Guardia di Finanza e giornali di sinistra, col risultato che in più di una occasione le procure hanno aperto inchieste basandosi su presunti scoop nati da notizie costruite a tavolino sulla base di dati ottenuti illegalmente».

Azione, Costa: «Il dossieraggio è giornalismo d’inchiesta?»

Su X Enrico Costa, deputato di Azione, scrive: “E’ ‘giornalismo d’inchiesta’ pubblicare notizie segrete conosciute solo perché qualche inquirente le ha scaricate abusivamente da banche dati riservate? E’ una ‘fonte’ da tutelare chi, posto a tutela della sicurezza dello Stato, diffonde notizie segrete?”.

Europa Verde, Bonelli: «Solidarietà ai giornalisti coinvolti»

E Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, si schiera dalla parte dei giornalisti coinvolti: «Desidero esprimere la mia più ferma solidarietà nei confronti dei giornalisti del quotidiano “Domani” Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Stefano Vergine, indagati a Perugia per accesso abusivo e rivelazione di segreti, su segnalazione del Ministro della Difesa Guido Crosetto. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della nostra democrazia. Quando i giornalisti vengono messi sotto accusa per il loro lavoro, si mina non solo la loro integrità professionale, ma si compromette anche il diritto fondamentale dei cittadini a essere informati in modo completo e accurato».

Italia Viva, Paita: «Si tratta di un hacheraggio di Stato»

Da Italia Viva, la coordinatrice nazionale Raffaella Paita, dice al Tg2: «Matteo Renzi è stato il primo ad essere vittima di dossieraggio e a denunciarlo: si tratta di un hackeraggio di Stato. Peccato che la procura di Firenze non abbia fatto bene le indagini come invece hanno fatto Roma e Perugia. Come membro della commissione antimafia sarà mia cura andare fino in fondo a questa vicenda che rappresenta un vulnus democratico gravissimo e preoccupante».

FI, Gasparri: «Serve ispezione alla Procura Nazionale Antimafia»

Per il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, «serve un’immediata ispezione alla Procura Nazionale Antimafia. Serve un rinnovamento totale ed una verifica a tappeto di quell’organismo. Forse servono misure drastiche per evitare l’inquinamento delle prove».

Regione Liguria, Toti: «E’ la conseguenza malata di un odio diffuso»

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, scrive su Facebook di aver appreso «dalla stampa di essere tra coloro su cui qualcuno, addirittura funzionari dello Stato con compiti delicatissimi, avrebbe costruito dossier, non si sa bene a che fine ma certamente non benevolo. L’attività di dossieraggio, lo spiare dal buco della serratura cariche istituzionali, politici, o comunque personalità in vista credo sia il frutto malato di una mentalità che si è ormai diffusa in questo Paese, cioè che ci sia sempre qualcosa di marcio, qualcosa di nascosto, qualcosa di torbido. E’ la conseguenza malata di un odio sociale diffuso, che ha trasformato il merito e il consenso in qualcosa da punire, legato a imbrogli e non a capacità. E’ la voglia di abbattere per sentirsi uguali invece di impegnarsi per sentirsi migliori».

3 Marzo 2024
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