9:33 am, 26 Febbraio 24 calendario

Umidità in eccesso: la muffa tra i problemi più diffusi nelle case italiane

A cura di ACS
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Gli spazi abitativi sono spesso terreno fertile per la formazione di muffa, un problema molto comune nelle case degli italiani, legato principalmente alla presenza di livelli eccessivi di umidità.

Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare, poiché può avere conseguenze molto importanti sugli edifici e sul benessere dei residenti.

Muffa: quali conseguenze per gli ambienti domestici?

La muffa è un fungo microscopico che attecchisce e si diffonde, in ambienti mal ventilati o caratterizzati da criticità strutturali, per effetto dell’umidità.

A favorirne lo sviluppo sono infatti perdite d’acqua, risalite capillari, infiltrazioni, ma soprattutto l’eccessivo accumulo di condensa, fenomeno che si verifica assai di frequente nei locali abitati.

È importante sottolineare che le spore della muffa, impercettibili alla vista, sono naturalmente contenute nell’aria, quindi il loro ingresso negli edifici è da considerarsi del tutto fisiologico. A farne una condizione patologica è l’incontro con una superficie umida, sulla quale possono riprodursi a un ritmo incontrollabile e diffondersi anche nel giro di pochi giorni.

I locali abitativi più esposti all’infestazione da muffa sono il bagno, la camera da letto e la cucina, nei quali, a contatto con le pareti fredde dell’edificio, il vapore acqueo condensa, creando uno strato di umidità favorevole all’attecchimento delle spore.

Anche le aree della casa esposte a nord e nord-ovest sono suscettibili alla formazione di umidità e quindi di muffa, soprattutto nel corso di precipitazioni e in assenza di scarsa ventilazione; in caso di umidità da risalita, gli ambienti più critici sono invece quelli posti al piano terra, a causa dell’acqua ascende per capillarità nelle pareti che poggiano direttamente sul terreno.

Problemi di umidità e muffa: l’importanza di intervenire in modo risolutivo

In presenza di muffa sui muri, è necessario intervenire attraverso un risanamento tempestivo, rivolgendosi a ditte specializzate come Murprotec, realtà leader in Europa che propone interventi su misura con cui eliminare definitivamente ogni genere di problema di umidità.

Un risanamento eseguito da professionisti del settore si effettua infatti attraverso un sopralluogo preliminare e una serie di analisi strumentali volti a indagare sulle origini del problema; attraverso questo processo è possibile determinare, in modo specifico, il giusto trattamento anti-umidità, in modo da ottenere un perfetto risanamento degli ambienti ed evitare che il fenomeno possa riproporsi nel tempo.

È importante sottolineare inoltre che, optando per un risanamento qualificato, l’approccio non è mai così invasivo da richiedere un allontanamento dai locali. Le migliori realtà del settore come Murprotec effettuano trattamenti antimuffa veloci e puntuali, garantendo la perfetta agibilità dell’immobile e una completa pulizia degli ambienti.

Il tutto pianificando uno scrupoloso monitoraggio post vendita, finalizzato a controllare la risposta del trattamento nel tempo, e mettendo a disposizione la garanzia di qualità sul risultato, che assicura il successo dell’intervento, anche a distanza di molti anni dalla fine dei lavori.

Muffa e umidità: dai danni estetici e strutturali ai problemi di salute

Andare fino in fondo al problema e rimuovere la fonte dell’umidità negli ambienti domestici permette di eliminare definitivamente gli effetti negativi connessi a questa problematica. Difatti, umidità e muffa, al variare delle cause che le hanno scatenate, possono causare conseguenze molto diverse, che vanno dal semplice deterioramento estetico sulle superfici interne delle pareti a veri e propri danni sulla struttura.

Le escrescenze di muffa sui muri alimentano inoltre il grado di fatiscenza dell’edificio che, oltre a comportare una svalutazione dell’immobile, può richiedere costosi interventi di risanamento. In aggiunta, possono innescare un deterioramento dei materiali isolanti che compongono l’edificio, rendendo più difficile il riscaldamento e causando maggiori consumi di energia.

Il tutto, senza considerare gli effetti in termini di comfort ambientale di un locale infestato da muffa, il quale, oltre ad avere un cattivo odore, può presentare un certo livello di inquinamento microbico.

Tutto ciò finisce per impattare sulla qualità dell’aria e di riflesso sul benessere dei residenti, determinando allergie, raffreddori, irritazione dagli occhi e delle vie respiratorie e, in presenza di individui con un sistema immunitario indebolito, anche infezioni potenzialmente letali.

26 Febbraio 2024
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