Jasmine Paolini punta alle Olimpiadi in doppio con Sara Errani

Jasmine Paolini, conquistata la finale contro la russa Anna Kalinskaya nel torneo WTA 1000 di Dubai punta alle Olimpiadi in doppio con Sara Errani.

Jasmine Paolini punta alle Olimpiadi in doppio con Errani

La tennista lucchese di 28 anni ha già archiviato la vittoria di sabato scorso e pensa al futuro. L’obiettivo è la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, in doppio con Sara Errani. Con lei lo scorso 4 febbraio ha battuto l’australiana Ellen Perez e la statunitense Nicole Melicher Martinez, nella finale dell’Upper Austrian Ladies Linz.

A questo proposito Jasmine ha spiegato: «Renzo Furlan mi ha sempre consigliato di giocare il doppio per migliorare in risposta, volée, servizio. Non riuscivo però a farlo con continuità. Poi è arrivata Sara, che con la sua esperienza mi sta aiutando tanto. Alla fine è andata così bene che proveremo a qualificarci per i Giochi di Parigi». Queste le parole di Paolini in un’intervista alla Gazzetta dello Sport».

Il lavoro del coach Furlan

Dietro il successo di Jasmine Paolini nel Master 1000 di Dubai c’è anche il suo coach Renzo Furlan, ex tennista di valore che nel 1996 era arrivato al 19 posto della classifica Atp. Un altro punto che unisce il trionfo di Paolini con quelli di Sinner. Furlan era infatti uno degli azzurri che erano definiti i «Piatti Boys» perchè era allenato (come poi è stato per Sinner) dall’allora emergente coach lombardo. Da quell’esperienza Furlan ha mutuato l’atteggiamento che gli ha permesso di portare oggi Jasmine a diventare n. 14 a 28 anni.

La gioia per la finale di Dubai

«È molto speciale, sono molto contenta, è stato un match durissimo. Lei ha giocato a un livello incredibile per tutta la settimana ma sono stata brava a rientrare in partita e a lottare per ogni punto pensando che potevo farcela. Sono orgogliosa di me stessa e di quello che ho fatto». Così Jasmine Paolini sabato ha commentato il successo nel Wta 1000 di Dubai, dopo aver sconfitto in finale la russa Kalinskaya. «Sono contenta di ogni partita che ho vinto, soprattutto la prima». Il riferimento era al match contro Haddad Maia, dove era sotto di un set e di un break. «Essere poi arrivata a vincere il titolo è incredibile».