Negozi a porte chiuse per ridurre i consumi
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Porte dei negozi chiuse per ridurre i consumi energetici e contenere le emissioni. È questo l’obiettivo del progetto Siamo aperti al risparmio energetico dell’Associazione Confimprese – Le imprese del commercio moderno, rivolto a tutte le aziende associate e patrocinato dal Comune di Milano.
Siamo aperti al risparmio energetico lanciata da Comun e Confimprese
L’iniziativa prevede di tenere chiuse le porte dei negozi per promuovere il risparmio energetico, esponendo specifiche vetrofanie che indicano l’obiettivo del progetto ai consumatori e alle consumatrici. La campagna, che durerà per tutto il 2024, ha già raccolto numerose adesioni e mira a coinvolgere tutte le 450 imprese associate.
La prima edizione, lanciata nel 2022, era stata patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica; il lancio della nuova edizione è stato ufficializzato a Palazzo Marino alla presenza dell’Assessora all’Ambiente e Verde. Elena Grandi e del Presidente di Confimprese, Mario Resca.
«Chiudere le porte dei negozi per consumare meno energia»
«Chiudere la porta dei negozi è una buona pratica, che dovrebbe essere sempre più diffusa e condivisa, – dichiara Elena Grandi, Assessore all’Ambiente e Verde – ma che da anni è invece al centro di un dibattito acceso e controverso. Dobbiamo consumare meno energia e ridurre le nostre emissioni, cosa in evidente contrasto con la consuetudine di mantenere le porte aperte dei negozi. Ringrazio Confimprese per avere dato vita a questa iniziativa bella e virtuosa che siamo certi diventerà virale fino a coinvolgere tutti i negozi e i loro clienti. Ridurre i consumi energetici vuol dire contribuire a ridurre le emissioni, tema drammaticamente attuale, più che mai in questi giorni di continui superamenti dei livelli di polveri sottili. L’aria delle nostre città deve diventare più pulita e più sana, ma per ottenere questo risultato dovremo raccontare, coinvolgere, spiegare che ogni azione, anche questa solo in apparenza marginale, sarà fondamentale per il futuro dei nostri figli».
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