Milano
5:48 pm, 10 Gennaio 24 calendario
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Parco Lambro, sei indagati per i grattacieli abusivi

Di: Redazione Metronews
Grattacieli abusivi
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Grattacieli abusivi, fari accesi della Procura di Milano su altri due edifici, al Parco Lambro. Sei fra costruttori, architetti e dirigenti del Comune di Milano sono indagati per una serie di irregolarità commesse per la costruzione del progetto “Park Towers”, attribuite alla società immobiliare Bluestone. Si tratta di due grattacieli alti 81 e 59 metri e un terzo stabile da una decina di metri edificati a ridosso del Parco Lambro, in via Crescenzago, e nati dopo la demolizione di due fabbricati industriali di 1 e 2 piani.

Parco Lambro, sei indagati per i grattacieli abusivi

L’intervento, che la Bluestone aveva lanciato con lo slogan “La tua casa affacciata sul parco”, sarebbe stato qualificato come “ristrutturazione edilizia” e autorizzato con una Scia da parte dei privati invece che come “nuova costruzione”, il che avrebbe comportato la necessità di autorizzazione del Comune con un permesso a costruire.

Le persone coinvolte

I pubblici ministeri Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici hanno iscritto sul registro degli indagati l’imprenditore e amministratore di Bluestone, Andrea Bezzicchieri, l’architetto e progettista Sergio Francesco Maria Asti. Tra i dirigenti pubblici figurano i funzionari dirigenti di Palazzo Marino e dello Sportello Unico Edilizia, Carla Barone, Maurizio De Luca e Francesco Rosata. Indagato anche l’imprenditore 74enne Roberto Verderio, rappresentante legale della Devero Costruzioni che ha eseguito i lavori.

Gli illeciti

Secondo i pm gli edifici sarebbero stati progettati, autorizzati e costruiti violando articoli del Testo Unico Edilizia e norme della legge urbanistica fondamentale. I manufatti presentano infatti indici di edificabilità tre volte superiori a quello che prevede il Piano di governo del territorio di Milano, e hanno un’altezza superiore a 25 metri.

Per gli inquirenti quei grattacieli non avrebbero potuto essere realizzati senza un “piano particolareggiato esecutivo” o “piano di lottizzazione dell’intera zona” (assenti). Mancherebbero quegli strumenti urbanistici che servono a individuare e pianificare i nuovi servizi e le opere di interesse pubblico necessarie per accogliere il nuovo “carico” di abitanti sul quartiere.

La realizzazione degli edifici avrebbe violato anche la norma che permette agli immobiliaristi la “monetizzazione” degli oneri, pratica che permette ai costruttori di pagare il Comune con limiti prefissati rispetto a benefici economici, invece che cedere aree per realizzare servizi pubblici necessari.

Settimane di indagini

L’indagine sul maxi progetto da 113 appartamenti per quasi 350 abitanti potenziali sarebbe in corso da diverse settimane. È un’inchiesta-fotocopia di quella che prima di Natale ha coinvolto otto fra costruttori, funzionari e progettisti per la “Torre Stresa”, il grattacielo alto 82 metri nel quartiere Maggiolina. Un’opera costata 45 milioni di euro e realizzata come «ristrutturazione», omaggiando edifici iconici dell’architettura milanese come la Torre Breda o Terrazza Martini.

10 Gennaio 2024
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