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12:39 pm, 6 Dicembre 23 calendario

In Italia quasi un under 16 su 3 è a rischio povertà

Di: Redazione Metronews
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In Italia quasi un under 16 su 3 è a rischio povertà. Nel 2022, il rischio di povertà o esclusione sociale (indicatore Europa 2030) colpisce il 28,8% dei bambini e ragazzi di età inferiore ai 16 anni (circa 2 milioni 340mila minori), a fronte del 24,4% della popolazione residente in Italia (circa 14 milioni 304mila persone).

In Italia quasi un under 16 su 3 è a rischio povertà

L’incidenza è massima (46,6%) nel Mezzogiorno e minima (18,3%) nel Nord. L’incidenza del rischio di povertà o di esclusione sociale aumenta al crescere dell’età del minore: 30,7% per i ragazzi e le ragazze dai 12 ai 15 anni rispetto al 26,8% per i bambini e le bambine fino a sei anni. Se il minore di 16 anni vive in una famiglia monoreddito ha un rischio di povertà o esclusione sociale di oltre tre volte superiore (56%) rispetto a quello dei minori in famiglie plurireddito (15,7%), mentre il divario è più contenuto per il totale degli individui (40,8% per gli individui in famiglie monoreddito e 15,6% per quelli in famiglie plurireddito). E’ quanto scrive l’Istat diffondendo alcuni indicatori sulle condizioni di vita dei minori di 16 anni, elaborati in base all’Indagine annuale 2022 su Reddito e condizioni di vita e ad uno specifico approfondimento condotto nel 2021 nell’ambito della stessa Indagine.

Unicef: l’Italia è al 34° posto su 39 Paesi per povertà monetaria dei bambini

L’Italia è al 34° posto su 39 Paesi nella classifica della povertà monetaria dei bambini nei Paesi ricchi. Più di 1 bambino su 4 (25,5%) vive in condizioni di povertà relativa legata al reddito (media tra il 2019 e il 2021). Tra il 2015 e il 2021, l’Italia ha ridotto la percentuale di bambini che vivono in condizioni di grave privazione materiale dal 15,8% al 7,1%. E’ quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati oggi dall’Unicef Innocenti-Global Office of Research and Foresight.
Le cattive condizioni abitative rimangono un problema e riguardano il 18,1% dei bambini, riferisce il rapporto. Nel 2021, se non ci fossero stati trasferimenti monetari, la povertà minorile in Italia avrebbe raggiunto il 35,9%; le prestazioni in denaro per i bambini hanno portato al di sopra della soglia di povertà quasi il 30% dei bambini che sarebbero stati sotto la soglia di povertà senza i trasferimenti.

6 Dicembre 2023
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