Torino
4:37 pm, 6 Dicembre 23 calendario

A 16 anni dalla tragedia della Thyssen Krupp la rabbia dei familiari, pensando a Brandizzo

Di: Redazione Metronews
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Questa mattina si è tenuta al Cimitero Monumentale la commemorazione per l’anniversario della tragedia della Thyssen Krupp, quando il 6 dicembre 2007 otto operai rimasero coinvolti in un’esplosione che causò la morte di 7 di loro: Bruno Santino, Angelo Lauria, Rocco Marzo, Roberto Scola, Giuseppe De Masi, Antonio Schiavone e Rosario Rodinò.

Sedici anni dopo resta ancora dolore e rabbia tra i familiari delle vittime che si sono date appuntamento per ricordare i loro cari.  Delusione anche per le sentenze giudiziarie, in particolare nei confronti dell’amministratore delegato Harald Espenhahn che sta iniziando a scontare la sua pena, di 5 anni di reclusione, in un regime di semi libertà. «Noi siamo arrabbiatissime per come è andata a noi, noi giustizia non ne abbiamo avuta. Questa non è giustizia. Quando ti danno una condanna devi andare in galera e scontare la pena. Qui non è stato così. Questa è giustizia secondo voi? Vale per i tedeschi e per gli italiani. In galera vuol dire andare con tutti gli altri detenuti in prigione. Noi giustizia non ne abbiamo avuta non dicano è finita perché non è vero niente- dice a LaPresse Rosina Platì, mamma di Giuseppe Demasi, una delle vittime. Il processo per la strage è durato anni, diviso tra Italia e Germania (per i manager tedeschi). «Perché succedono altre tragedie sul lavoro? Che non sono incidenti – dice ancora Platì – Perché la gente non investe in sicurezza, tanto ricchi e potenti non pagano. Se non si comincia a far pagare per ciò che accade, la gente continuerà a morire. E’ normale in un Paese che muoiano 3 persone al giorno sul lavoro? Noi abbiamo perso i nostri figli e nessuno ha pagato. E’ intollerabile». «figli e nessuno ha pagato. E’ intollerabile». «Speravamo che con la Thyssen finissero le tragedie. Abbiamo lottato perché fosse così ma non è successo»dice ancora la donna. A proposito della strage di Brandizzo nella quale hanno perso la vita 5 operai, dice: «Io spero e mi auguro che loro abbiano giustizia. Si deve trovare chi ha sbagliato e qualcuno deve pagare ma io ho perso fiducia, io non ci credo che succederà – dice ancora – Mi spiace per loro ma non credo cambierà qualcosa, io non ho fiducia né nella politica né nella giustizia. Se la politica non inizia a fare delle leggi dove chi sbaglia deve pagare, non ci sarà mai giustizia. E allora devono togliere dai tribunali il cartello ‘La giustizia è uguale per tutti’. Non è vero. La giustizia non è uguale per tutti, non ce n’è per nessuno. Se non ce l’abbiamo fatta noi, non ce la farà nessuno”.

Per la città di Torino ha parlato l’assessora alla transizione ecologica Chiara Foglietta : «Questa tragedia è una ferita ancora aperta per la nostra comunità. Quella sulla ThyssenKrupp è una pagina buia che fa piangere vite spezzate. Il mausoleo costruito in loro onore è stato realizzato perché sia un monito affinché il rispetto dei lavoratori non venga meno».

 

6 Dicembre 2023
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