Prolungata di altri due giorni la tregua tra Hamas e Israele

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, ha annunciato che Israele e Hamas hanno concordato una proroga di due giorni della tregua nella Striscia di Gaza. Il Movimento islamico ha confermato la notizia spiegando che il cessate il fuoco proseguirà alle stesse condizioni: stop alle armi da fuoco, scambio tra ostaggi e prigionieri, ingresso di aiuti umanitari. Al nuovo accordo hanno lavorato alacremente Qatar, Egitto, Stati Uniti, Ue e Spagna. «Stiamo preparando nuove liste di ostaggi per promuovere l’estensione della tregua», ha precisato Osama Hamdam, alto esponente di Hamas a Beirut. Intanto oggi dovrebbero essere rilasciati nove minori e due madri tenute in ostaggio dal raid dello scorso 7 ottobre. Fra i minori liberati ci sarà Eitan, 12enne franco-israeliano. In cambio Tel Aviv farà uscire dalle sue carceri 3 donne e 30 minori compresi nella lista dei detenuti palestinesi.

Tregua allungata per cercare soluzioni

Il prolungamento era stato auspicato dall’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell: «C’è stato un recente accordo per una tregua di 4 giorni e il rilascio degli ostaggi israeliani: questo è un primo passo importante. Apprezziamo il ruolo del Qatar, dell’Egitto e di altri nell’ottenere questo, ma molto è ancora necessario fare per alleviare la situazione disperata a Gaza e per trovare una via d’uscita alla crisi attuale. La pausa dovrebbe essere estesa, per renderla sostenibile e duratura, mentre lavoriamo a una soluzione politica». Ma Israele la pensa diversamente: «Quando torneremo a combattere Hamas a Gaza, la nostra forza sarà maggiore e avverrà in tutta la Striscia – ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant – ora avete qualche giorno, torneremo a combattere, useremo la stessa quantità di energia e di più», ha aggiunto Gallant parlando alle truppe della Brigata di fanteria Givati.