Lazio, oltre 1,2 miliardi di interventi. Accordo tra Governo e regione

Il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, firmano l’accordo per lo sviluppo e la coesione. Il patto, firmato presso la sede della giunta regionale, prevede l’assegnazione al Lazio di oltre 1,2 miliardi di euro attraverso il fondo sviluppo e coesione 2021-2027 per la realizzazione di una serie di interventi: dalle imprese ai trasporti, passando per l’energia e la riqualificazione urbana.

Lazio, oltre 1,2 miliardi di interventi. Accordo tra Governo e regione

Oggi la giunta regionale ha approvato la delibera, a prima firma dell’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, relativa all’accordo per lo sviluppo e la coesione, definendo anche un cronoprogramma per i tempi di realizzazione degli interventi. Inoltre, accanto a questo stanziamento, sono previsti ulteriori 600 milioni di euro del piano di sviluppo rurale 2023-2027 per un totale di oltre 1,8 miliardi di euro di finanziamenti.

La sala Tirreno della Regione è quella delle grandi occasioni, oggi sono presenti della giunta regionale e del governo tra cui il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.

Rocca: «Una data storica»

La firma dell’accordo di sviluppo e coesione tra Governo e Regione Lazio «è una data storica perché un presidente del Consiglio non veniva in Regione da 22 anni. Lo fece Silvio Berlusconi durante la giunta Storace». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, alla firma dell’accordo di coesione con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, presso la sede della giunta regionale. «Una data storica perché saremo finalmente più attrezzati per dare visione a questo territorio», ha aggiunto Rocca.

Previsti centomila posti di lavoro

Le risorse dell’accordo di sviluppo e coesione con il governo «ci faranno recuperare terreno per le grandi infrastrutture, il vero volano dell’economia dei nostri territori», ha spiegato Rocca. «L’entrata che verrà generata da questo investimento, pari a circa 4 miliardi, genererà oltre 100 mila posti di lavoro in una regione che sta soffrendo una crisi occupazionale importante e in cui c’è un rischio di frattura sociale per la mancanza di opportunità. Ci stiamo concentrando sul rilancio dell’economia e delle nostre imprese per ricomporre questa frattura sociale che abbiamo ereditato», ha aggiunto.

«Getteremo il cuore oltre l’ostacolo», ha promesso Rocca, rivolgendosi alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «È una questione d’onore che ogni fondo venga speso e speso bene. Non rimanderemo indietro neanche un soldo. Non tradiremo la fiducia dataci dai cittadini. Con la sottoscrizione di questo accordo saremo più forti per affrontare tante emergenze e criticità. Sono 1,2 miliardi da aggiungere ai 1,2 miliardi di programmazione dei fondi di governo sulla sanità, 600 dei quali giacevano inutilizzati da anni. Su questo abbiamo dato una visione di ciò che sarà e deve essere la sanità del nostro territorio».

Meloni: «Non ci saranno cittadini di serie A e di serie B»

Su Roma «interveniamo soprattutto sulle periferie, perché continuo a ritenere che non esistano cittadini di serie A e serie B in base al fatto che vivano dentro o fuori il Raccordo anulare: un cittadino è un cittadino e i cittadini devono avere tutti gli stessi servizi». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Priorità ai trasporti

L’accordo di sviluppo e coesione con la Regione Lazio “è il quarto che firmiamo ed è anche quello più cospicuo. Più di due miliardi per il territorio: puntiamo soprattutto sulle infrastrutture e il potenziamento dei trasporti, penso alla Roma-Lido, e alla Roma-Civita Castellana-Viterbo. Riuscire a collegare le province in maniera efficace vuol dire portare un moltiplicatore per tutto il territorio», ha spiegato Giorgia Meloni.

L’accordo di sviluppo e coesione con la Regione Lazio «nasce dopo un lavoro molto lungo sulla riorganizzazione dei fondi per la coesione. Abbiamo scelto di mettere insieme le competenze dei fondi del Pnrr con le competenze dei fondi di coesione», ha aggiunto la premier.