attacco di hamas a israele
12:49 pm, 23 Novembre 23 calendario
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Arrestato il direttore di Al-Shifa: “Con lui era il centro di comando di Hamas”. I giornalisti entrano nel tunnel sotto l’ospedale

Di: Redazione Metronews
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Le forze israeliane di difesa (Idf) hanno arrestato il direttore dell’ospedale Al-Shifa di Gaza, Muhammad Abu Salmiya, insieme a diversi altri membri del personale medico, e trasferito in Israele per essere interrogato dopo che sono emerse prove secondo cui la struttura, “sotto la sua diretta gestione, fungeva da centro di comando e di controllo di Hamas”. Lo ha riferito il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari.

I giornalisti nel tunnel di Al-Shifa

Un gruppo di giornalisti è sceso nel tunnel lungo circa 170 metri che corre sotto l’ospedale di al-Shifa, il più grande complesso medico nella Striscia di Gaza: un mondo sottoterra, costruito da Hamas e provvisto di stanze con letti, climatizzazione, bagni e cucinotto. «Non è chiaro se queste stanze fossero preparate per ricevere ostaggi, ma non c’è dubbio che fossero usate dai comandanti di Hamas, e che i combattimenti fossero diretti da lì negli ultimi round (di scontri), se non anche nella guerra attuale», scrive Yaniv Kubovich, reporter di Haaretz, noto quotidiano progressista.

Quanto alla «domanda se i dirigenti di al-Shifa fossero a conoscenza dei tunnel, delle munizioni e del quartier generale militare viene risolta nel momento in cui si scende nel tunnel con l’Idf – un tratto è lungo 170 metri. Non è possibile che gli amministratori dell’ospedale non sapessero cosa stava succedendo», afferma il giornalista, sottolineando che «si tratta di una lunga rete di tunnel realizzata interamente in cemento armato per difendersi dagli attacchi delle forze armate israeliane, piena di prese di corrente, linee elettriche e apparecchiature di ventilazione. Hamas ha sottratto energia all’ospedale».
Stamane i militari hanno arrestato il direttore del complesso medico, Mohammad Abu-Salmiya, accusandolo di aver consentito «l’uso dell’ospedale come quartier generale di Hamas». Israele nelle scorse settimane ha più volte accusato il Movimento islamico di utilizzare gli ospedali come nascondigli e centri di comando per le sue operazioni e il 15 novembre soldati hanno fatto irruzione in una parte del complesso di al-Shifa, rinvenendo armi, munizioni, droni, equipaggiamento e ingressi al sistema di tunnel. Oltre a questo, video delle telecamere a circuito chiuso hanno mostrato immagini di ostaggi portati lì dopo l’attacco del 7 ottobre e sul posto sono stati trovati uno zaino del Kibbutz Bèeri e un paio di sandali

L’esercito israeliano ritiene che Hamas abbia altri tunnel a Shifa, ma intende concludere le operazioni presso l’ospedale, anche senza aver perquisito tutto il complesso. Ha però portato centinaia di mine terrestri per distruggere i tunnel sotto l’ospedale: «L’esplosione qui sarà controllata. Non vogliamo danneggiare le strutture circostanti, ma farà molto rumore», ha affermato un soldato citato da Kubovich.
Il tunnel di circa 170 metri in cui è entrato il reporter si sviluppa sotto la parte nord-orientale di al-Shifa e, attraverso ingressi, permetteva ai terroristi di Hamas di entrare nella rete senza farsi vedere. Un accesso è sotto la parte sud-orientale dell’edificio Qatar, che ospita i reparti di medicina interna. Il tunnel è bloccato dal lato che conduce alla via Shifa-Ezz Aldine Al-Qassam, ha ricostruito Haaretz, con foto e piantine. La galleria prosegue verso nord-ovest, virando a destra dopo circa 50 metri. Sempre sotto l’edificio del Qatar, conduce a una stanza dotata di infrastrutture elettriche e di comunicazione, con un bagno dall’altra parte, mentre un lavandino è stato installato più in basso. Dopo pochi metri si apre una grande stanza con letti, tavolo, aria condizionata e un altro bagno.
Il tunnel prosegue verso nord-est, dove c’è un altro accesso alla rete attraverso il quale sono stati fatti scendere i giornalisti in visita. Sotto l’edificio del generatore, all’interno del tunnel, è stata installata una centralina elettrica. La galleria prosegue verso via Ibn Sina, ma il passaggio è bloccato. Il portavoce dell’esercito ha spiegato che dall’altra parte della strada – fuori dall’ospedale – è stato trovato un altro tunnel. A questo punto, la galleria sotto l’ospedale gira a sinistra verso nord-ovest, dove si trovava una porta blindata che i militari hanno fatto saltare.

Sanchez a Netanyahu: “Lotta al terrorismo non si fa solo con la forza”

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha incontrato a Gerusalemme l’omologo israeliano Benjamin Netanyahu, insieme al premier belga Alexander De Croo. Durante l’incontro Sanchez ha detto a Netanyahu che “la lotta al terrorismo non può essere combattuta solo con la forza”. Lo hanno riferito fonti della Moncloa ai cronisti iberici presenti a Gerusalemme. Il leader spagnolo, ha quindi affermato che ai palestinesi deve essere dato un “orizzonte di pace”. Nel corso del colloquio, Sanchez ha trasmesso a Netanyahu gli stessi messaggi riferiti in mattinata al presidente israeliano Isaac Herzog. Nell’incontro con Herzog, il leader spagnolo aveva chiesto il rispetto del diritto internazionale umanitario da parte di Israele, sottolineando che la risposta all’attentato di Hamas del 7 ottobre non può comportare la morte di migliaia di civili a Gaza, inclusi bambini.

Autorità Gaza: oltre 13mila morti da inizio guerra

È di oltre 13mila morti il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas. Lo ha detto il direttore del ministero della Sanità dell’enclave spiegando ad Associated Press di aver ripreso ad aggiornare i dati sulle vittime del conflitto dopo le interruzioni nei servizi di comunicazioni nel nord di Gaza, in cui le forze israeliane stanno combattendo contro i miliziani palestinesi. L’ultimo conteggio risaliva all’11 di novembre. I nuovi dati sono stati ottenuti sommando quelli degli ospedali del nord di Gaza dell’11 novembre e quelli degli ospedali del sud. Secondo il ministero della Sanità di Gaza all’appello mancano altre 6mila persone, date per disperse ma che potrebbero trovarsi sotto le macerie.

 

23 Novembre 2023
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