ddl sicurezza
6:19 pm, 16 Novembre 23 calendario

Via libera del Cdm al pacchetto Sicurezza, ecco tutte le novità

Di: Redazione Metronews
Via libera del Cdm
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Via libera del Cdm al pacchetto Sicurezza. «Ne sono orgogliosa», ha commentato la premier Giorgia Meloni sui social, sintetizzando le misure contenute nel provvedimento: «Più tutele per le forze dell’ordine; contrasto alle occupazioni abusive con procedure “lampo” per la liberazione degli immobili e l’introduzione di un nuovo delitto che prevede la reclusione da 2 a 7 anni contro gli occupanti abusivi; stretta sulle truffe commesse ai danni degli anziani e delle persone più fragili, con un aumento della pena di reclusione da 2 a 6 anni per il reato di truffa aggravata; misure specifiche anti-borseggio e contro chi impiega i minori nell’accattonaggio, in particolare nelle metro e nelle stazioni; introduzione di un nuovo reato per punire chi partecipa e/o organizza rivolte nelle carceri; stretta contro i blocchi stradali, fenomeni che si stanno moltiplicando e che creano enormi disagi ai cittadini, verso chi impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo».

Via libera del Cdm

«È un intervento che non prevede solo un inasprimento delle pene per determinati reati o una sorta di rivisitazione del sistema penale ma è sostanzialmente finalizzato a migliorare l’operatività delle forze di polizia, a tutela del loro delicato lavoro», ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Ma dalle opposizioni arrivano critiche: «La norma contenuta nel pacchetto Sicurezza che permette agli agenti di pubblica sicurezza di detenere un’arma da fuoco privata senza licenza è gravissima e carica di rischi», ha affermato il capogruppo Avs, Peppe De Cristofaro. «La motivazione poi è incredibile: gli agenti avranno così un’arma più leggera di quella di ordinanza. La destra è ossessionata dal tema sicurezza. Peccato che con questa nuova, geniale, norma si moltiplicheranno le armi da fuoco in giro nel nostro Paese, e questo non è un bene. Invece di adottare il numero identificativo e le bodycam per le forze dell’ordine – conclude De Cristofaro – Meloni e soci ci portano nel Far West». Ma anche altre misure fanno discutere, come quella sulle detenute madri e quella contro i blocchi stradali che sembra mirata alle azioni di “Ultima generazione”.

Le misure previste dal pacchetto

Questa una sintesi, punto per punto, delle misure contenute nel pacchetto Sicurezza.

Tutele per le forze dell’ordine – È introdotto un aggravamento di pena nei casi in cui i reati di violenza, minaccia o resistenza a un pubblico ufficiale siano commessi contro agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. Previsto anche un aggravamento di pena per le lesioni cagionate nei loro confronti. È aumentata la pena per chi imbratta beni mobili o immobili in uso alle forze di polizia o ad altri soggetti pubblici, se il fatto è commesso con la finalità di ledere il prestigio o il decoro dell’istituzione.

Porto d’arma privata per le forze dell’ordineGli agenti di pubblica sicurezza, già autorizzati al porto di un’arma da fuoco di servizio, possono detenere un’arma da fuoco privata, diversa da quella di ordinanza, senza ulteriore licenza. Norma molto attesa dal comparto e che consentirà, ad esempio, agli agenti di avere fuori dal servizio un’arma più leggera al posto di quella d’ordinanza, di solito molto più pesante.

Contro le rivolte nelle carceriViene introdotto un nuovo reato che punisce chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose. La pena è da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa. Sono previste apposite aggravanti, fino a dieci anni, nel caso di uso di armi. Un’ulteriore fattispecie di reato punisce chi istiga la rivolta, anche dall’esterno del carcere, con scritti diretti ai detenuti.

Contrasto alle occupazioni abusive – È introdotto un nuovo delitto, perseguibile a querela della persona offesa, che punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, o comunque impedisce il rientro nell’immobile del proprietario o di colui che lo deteneva. Per rendere più efficace questa norma vengono introdotte due misure molto innovative. La prima: è prevista una causa di non punibilità per l’occupante che collabora all’accertamento dei fatti e rilascia volontariamente l’immobile occupato; la seconda: viene disciplinato un apposito procedimento, molto veloce, per ottenere la liberazione dell’immobile e la sua restituzione a chi ne ha diritto. In via ordinaria su questo provvederà il giudice, ma nei casi urgenti, in cui l’immobile occupato sia ad esempio l’unica abitazione della persona offesa, è prevista la possibilità che la liberazione/restituzione dell’immobile sia effettuata direttamente dalle forze di polizia che hanno ricevuto la denuncia, fermo l’intervento successivo di convalida del pubblico ministero e del giudice.

Pene più severe per chi truffa gli anziani – Prevista una stretta sulle truffe commesse ai danni degli anziani e delle persone più fragili. Viene aumenta la pena di reclusione da 2 a 6 anni per la truffa aggravata e viene prevista, per quest’ipotesi, anche la possibilità per le forze dell’ordine di procedere ad arresto in flagranza.

Anti borseggio e anti accattonaggio dei minoriIl Questore potrà disporre il divieto di accesso nelle metropolitane, nelle stazioni ferroviarie e nei porti per chi è già stato denunciato o condannato per furto, rapina o altri reati contro il patrimonio o la persona commessi in quei luoghi. Inoltre, nei processi penali per tali reati compiuti nelle metropolitane e nelle altre aree del trasporto pubblico, il giudice, ove la legge consenta la sospensione condizionale della pena, dovrà comunque prevedere il divieto di accesso a tali luoghi. Si introduce, inoltre, una norma per sanzionare chi impiega minori nell’accattonaggio. Alle norme già previste per punire chi organizza o favorisce quest’attività si aggiunge una specifica norma per punire chi induce all’accattonaggio un minore di 16 anni invece di mandarlo a scuola o lo costringe con la violenza o la minaccia.

Esecuzione della pena per le detenute madri – Previsto un regime più articolato per l’esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o sono madri di figli fino a tre anni. Non è più obbligatorio il rinvio dell’esecuzione della pena, ma è mantenuta tale facoltà in presenza dei requisiti di legge. Tra gli elementi che possono influire nella valutazione del giudice ci sarà, per esempio, la recidiva. È stata poi prevista la possibilità che la pena sia scontata presso gli istituti a custodia attenuata per detenute madri, fermo restando il divieto del carcere per le donne incinte e le madri dei bambini più piccoli (fino a un anno di età).

 Stretta contro i blocchi stradaliIl disegno di legge del Governo interviene anche sul fronte dei blocchi stradali. Ora la norma punisce con una sanzione amministrativa chiunque impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo. Il provvedimento approvato stabilisce che questa fattispecie diventi reato nel momento in cui risulti particolarmente offensiva ed allarmante, sia per la presenza di più persone sia per il fatto che sia stata promossa e organizzata preventivamente.

Revoca della cittadinanza – Tra le norme approvate con il pacchetto Sicurezza vi è infine quella che prevede l’estensione da tre a dieci anni del periodo entro il quale è possibile la revoca della cittadinanza concessa in precedenza allo straniero in caso di condanne definitive per gravi reati.

Il riordino delle polizie locali

È di «portata storica» la delega al governo per il riordinamento delle polizie locali, «ad oggi ancorato ad una legge del 1986». Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Ci sarà una ridefinizione delle funzioni della polizia locale – ha spiegato il titolare del Viminale – e dei rapporti della polizia locale con quelle statuali nel concorso alle attività di sicurezza pubblica. E sarà consentito anche alle polizie locali l’accesso alle informazioni del Centro elaborazione dati a disposizione delle forze di polizia».

16 Novembre 2023
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