Musica
5:00 am, 18 Luglio 23 calendario

Jung kook manda in tilt le classifiche col singolo Seven

Di: Patrizia Pertuso
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MUSICA Compirà 26 anni il primo settembre; eppure Jung kook, ex membro della band K-Pop dei BTS, al suo esordio come solista con il brano Seven – uscito venerdì scorso – ha mandato in tilt le classifiche di mezzo mondo musicale.

Seven di Jung kook, in 24 ore ha superato i 15 milioni di stream

Seven di Jung kook è al momento disponibile sulle piattaforme digitali e solo dal 21 luglio sbarcherà in radio. Eppure, bruciando tutte le tappe possibili e immaginabili, il primo singolo del giovane sudcoreano, realizzato in collaborazione con la rapper statunitense Latto, è arrivato, nel giro di ventiquattro ore, a superare i 15 milioni di stream, assestandosi sulla vetta della classifica globale dei singoli di Spotify.

Il brano feat. Latto è primo su ITunes

E non è tutto. Perché Seven di Jung kook feat. Latto, è stato anche il brano a raggiungere più velocemente la prima posizione su iTunes in 100 paesi nella storia della musica. Una escalation degna dei grandissimi.

Seven, beat energico e ritmiche in stile Jersey Club

Seven è un brano leggero e divertente, caratterizzato da un beat energico e dalle ritmiche riconducibili allo stile Jersey Club. Il brano è prodotto e scritto anche da Andrew Watt e Cirkut, entrambi vincitori di Grammy Awards. Il Ceo di Hybe America, Scooter Braun, ha preso parte attivamente alla produzione generale della canzone.

Il successo del videoclip del brano di Jung kook

Se il singolo svetta, il video del brano lo segue a ruota. Il videoclip ufficiale di Seven, infatti, già #1 nelle tendenze su YouTube, ha ottenuto oltre 61 milioni di visualizzazioni in 3 giorni. È una clip dal sapore cinematografico con un’estetica unica, diretto da Bradley Bell e Pablo Jones-Soler, già registi dei video di Harry Styles e Cardi B.

Accanto all’artista c’è l’attrice coreana Han So-hee e, ovviamente, la rapper Latto. Atmosfere vagamente retro si snodano tra tutte le possibili disgrazie mondiali – dal terremoto a diversi modi di morire non “in versi” – per raccontare un amore.

«Ho pensato a come far sì che più persone possibili potessero apprezzare Seven – racconta Jung kook -. È la prima volta che mi cimento con il genere Uk garage e l’approccio alla produzione è stato davvero fresco e nuovo. Ho imparato molto nel registrare questa canzone».

L’artista si è esibito sul palco della celebre serie di concerti del popolare show Good Morning America, presentando il brano dal vivo a New York. Inutile dire che ha riscosso successi ovunque.

Jung kook ex BTS, la band dei record

Già con i BTS – Bangtan Boys, Jung Kook, si era aggiudicato il titolo di “band dei record”: primo gruppo coreano ad avere un album – Love Yourself: Tear, uscito nel 2018 – alla #1 della Billboard 200, un singolo, Dynamite (era il 2020) alla #1 della Billboard Hot 100 e persino una nomination ai Grammy 2021 (nella categoria Best Pop Duo/Group Performance). Entrato nella boy band come cantante e ballerino, Jung Kook è diventato subito famoso per la sua estensione vocale, le potenti performance e le straordinarie immagini.

Jung kook ha contribuito al successo dei BTS anche scrivendo e coproducendo molte delle loro canzoni di successo, tra cui Dynamite, Butter e Life Goes On.

Non si può dimenticare che i BTS hanno di fatto rappresentato l’esportazione del K-pop nel mondo spingendosi ben oltre le influenze hip-hop.

I BTS hanno esportato il K-pop nel mondo

Questo particolare genere musicale sudcoreano, che vive di un matrimonio speciale tra pop occidentale, hip hop, rock, dance, elettronica, R&B e country, va ben oltre la musica, ormai, attestandosi sempre più come una vera e propria sottocultura a cui aderiscono milioni di persone in tutto il mondo.

Tutto cominciò con quel Gangnam Style di Psy che nel 2012 divenne un tormentone mondiale. Ma ben presto la K-pop culture ha inglobato idee specifiche che sconfinano in mode, episodi di divismo, social e chi più ne ha, più ne metta.

Gli esponenti del K-pop, gli idol, cantano, ballano, prendono parte a performance basate su forti complicità e incorporano in loro stessi quel “voler essere” di tanti giovanissimi.

Nel 2019 il mercato musicale della Corea del Sud è stato indicato dalla International Federation of the Phonographic Industry come il sesto più grande al mondo. E con l’arrivo di Spotify nel paese i numeri sono destinati a crescere.

Il successo del K-pop sudcoreano va oltre Jung kook

Malgrado il K-pop non sia sinonimo di musica coreana, i fatti e i numeri dimostrano come i maggiori successi provengano proprio da lì. In soli 7 anni RM, Jin, Suga, J-Hope, Jimin, Ve lo stesso Jung Kook sono diventati gli artisti più venduti nella storia della musica sudcoreana con oltre 20 milioni di dischi fisici venduti tra il 2013 e il 2020.

Da Baek Z Young a IU, icona del K-pop

Poi ci sono Baek Z Young – il suo quinto album, Smile Again, ha vinto il premio come miglior cantante solista femminile agli MKMF Awards; nel 2008 un intervento alle corde vocali e poi il settimo album, Sensibility, che includeva il singolo Like Being Hit by a Bullet; Nam Woo-hyun, cantante e attore sudcoreano nato a Seoul che ha frequentato il Dong-ah Institute of Media and Arts; l’attore e cantautore Kim Hyun-joong che vanta al suo attivo diversi premi tra cui Miglior artista maschile agli Mnet Asian Music Awards 2011 e Miglior artista asiatico all’Asia Song Festival 2012; IU, nota anche come Lee Ji-eun, cantante, cantautrice e attrice  che nel 2008 ha debuttato e che da allora non ha fatto altro che raccogliere successi grazie alla sua capacità di scrivere canzoni che rispecchiano l’universo dei più giovani. È ampiamente considerata come una delle artiste soliste più influenti e di successo nel K-pop, nota per il suo stile unico e le sue performance emotive. Come lei, tanti, tanti altri che stanno rivoluzionando l’universo musicale dei più giovani e non solo quello.

PATRIZIA PERTUSO

 

 

 

18 Luglio 2023 ( modificato il 17 Luglio 2023 | 15:27 )
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