Serie A
7:42 pm, 12 Luglio 23 calendario
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Inzaghi benedice la nuova Inter e “aspetta” Onana

Di: Redazione Metronews
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L’Inter comincia la stagione. Giovedì, domani, il ritiro prenderà il via ad Appiano. Oggi, in conferenza stampa, Simone Inzaghi e Beppe Marotta hanno tracciato le linee del futuro. Futuro di cui (per ora) fa ancora parte Onana, «anche se il mercato è imprevedibile», sottolinea il tecnico (foto Lapresse).

Inzaghi elettrizzato dalla ripartenza

Le parole di Inzaghi? Eccole: «C’è tanta voglia, abbiamo passato una stagione di 57 partite, lunga, intensa, per certi versi entusiasmante fatta di trofei, vittorie. Ci sono stati anche momenti difficili che siamo stati bravi a superare compattandoci ed è venuta fuori una stagione ricca di soddisfazioni. Ricominciamo con tanta voglia, sarà un’altra stagione intensa e speriamo piena di soddisfazioni per i nostri tifosi che hanno già esaurito gli abbonamenti». Lo scudetto, certo, resta un obiettivo, anche se Inzaghi non si sbilancia sui pronostici.  .

Il mercato in divenire e la rosa ringiovanita della nuova Inter

Sul mercato, dice, «ho totale sintonia con i dirigenti e il presidente. Il mercato è difficile, gli acquisti ne sono una testimonianza, conosciamo Frattesi, Thuram, Bisseck che ha finito l’Europeo Under 21, è tornato Di Gennaro. Lukaku sappiamo cosa rappresenta, cosa ha fatto nella seconda parte di campionato, abbiamo lottato per riportarlo, ci riproveremo ma è di un’altra società. La partenza di Brozovic può creare problemi? Parlerei di tanti ragazzi che sono andati via e che hanno fatto la storia come Handanovic, Bellanova, Brozovic, D’Ambrosio, Dzeko, Gagliardini, Skriniar, hanno fatto tutti benissimo. Si è scelto di ringiovanire la rosa, resteranno nella storia dell’Inter ma ne arriveranno altri che faranno altrettanto bene. Il nostro augurio è che i nuovi arrivati facciano altrettanto bene».

Inzaghi: Onana al raduno. Anche se il mercato è imprevedibile

Tra i tanti temi toccati c’è anche quello legato all’Arabia Saudita. «Se spaventano i loro soldi? Bisogna sempre stare sull’attenti col mercato arabo, arrivano dei capitali e difendere i giocatori è più difficile», ha spiegato Inzaghi, che su Lautaro capitano ha spiegato: «Prima di comunicare a voi il capitano ne parlerò prima con la squadra». Altro tema importante è quello legato al portiere dopo gli addii di Handanovic e Cordaz è probabile anche quello di Onana. «Parliamo di Onana che è un giocatore dell’Inter e sarà convocato. Il calciomercato è imprevedibile e tutte le squadre italiane devono vendere prima di acquistare ma sono sicuro che avremo un’Inter competitiva. Se credo ancora in Correa? Assolutamente sì, i giocatori che alleno sono per me i migliori al mondo. Parliamo di un ottimo giocatore che non ha reso come ci siamo aspettati ma abbiamo massima fiducia in lui ma può fare meglio e di più. L’ho già allenato e so cosa può dare»

Marotta e l’Arabia agrodolce

Parola, poi, a Beppe Marotta: «Il campionato scorso è stato influenzato anche dalla sosta forzata per il Mondiale, quando ci siamo ripresi siamo riusciti a conquistare un meritato accesso alla Champions League. Da anni siamo presenti nella competizione europea più importante, essere vice-campioni è un altro elemento di grande orgoglio. L’anno che inizia deve essere di ulteriore stimolo per far bene, è nata anche un’attività di campagna trasferimenti e il nostro bravissimo ds Piero Ausilio sta lavorando egregiamente con Dario Baccin in sintonia con l’allenatore e nel rispetto delle linee guida che la proprietà ci sta indicando. Abbiamo dimostrato in questi anni che anche senza grandissimi investimenti si possono allestire squadre importanti e l’allenatore ha valorizzato in pieno il parco giocatori. Mancano quaranta giorni a inizio campionato e a fine mercato. State certi che faremo una squadra competitiva dando un modello un pò diverso rispetto al passato recente». L’Arabia? All’inizio Marotta la prende larga, poi stringe sul punto: «E’ passato circa un mese dalla fine di una stagione in cui il calcio italiano è stato protagonista con tre finaliste e cinque semifinaliste nelle coppe europee. Siamo tornati un pò agli anni Novanta e all’inizio dei Duemila, con grande credibilità. Il gap continua però a crescere, sapete che è in atto una negoziazione con i broadcaster per i diritti tv, manca un accordo. Ci sono anche altre difficoltà burocratiche, l’Italia è fanalino di coda a livello di strutture e c’è grande carenza per i centri giovanili che rappresentano un aspetto molto lacunoso in quello che è uno degli strumenti per la crescita dei giovani. Altro aspetto da riconoscere è che i capitali dell’Arabia sono arrivati in Europa, hanno cominciato ad acquistare e questo può indebolire il calcio anche italiano».

12 Luglio 2023
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