Mattarella in Cile: “Alleanza più stretta fra Europa e America Latina”

Mattarella vola in Cile, in un viaggio tra passato, presente e futuro. «Mi piace pensare che questo 2023 possa rappresentare un nuovo punto di partenza nelle nostre relazioni. Italia, Europa, America Latina non condividono soltanto un passato ricco di memorie condivise. Caratterizza le loro relazioni un presente fatto di sensibilità e interessi convergenti, e un futuro di reciproco benessere. Occorre lavorarci insieme». Lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della lectio magistralis sul tema “America Latina ed Europa: due continenti uniti per la pace, la democrazia, lo sviluppo” tenuta all’Università di Santiago.

Mattarella in Cile ricorda Allende

«Il popolo italiano visse intensamente la violazione profonda della libertà e dei diritti delle persone operata dalla dittatura militare – ha ricordato il presidente della Repubblica – l’esperienza di tanti cittadini del nostro Paese, dei giovani in particolare, è stata colpita profondamente dalle vicende cilene di allora. Considero un onore poterlo testimoniare oggi qui – ha aggiunto Mattarella nella sua lectio magistralis – a distanza di due mesi dal compiersi del mezzo secolo che ci separa dal sacrificio del presidente Salvador Allende. Così come desidero dare atto del grande significato rivestito dal progressivo processo di ritorno alla democrazia dopo il referendum dell’ottobre 1988, anche con l’operazione verità relativa ai luoghi di detenzione illegale e tortura».

La condivisione dei valori democratici

«L’Italia ha da sempre intrattenuto profonde relazioni d’amicizia con il Cile – ha ricordato il presidente – alimentate anche dalla presenza di un’ampia collettività di origine italiana che è parte integrante del popolo cileno, nonchè dalla condivisione dei valori democratici e dello Stato di diritto, dalla comune azione – anche a livello internazionale – a tutela dei diritti umani». Mattarella ha incontrato il presidente cileno Gabriel Boric, si è recato in visita all’Istituto Italiano di Cultura e poi al Monumento in onore di Lumi Videla, una militante del movimento rivoluzionario contro la dittatura di Augusto Pinochet che fu uccisa, a 26 anni, nel 1974: il suo cadavere venne gettato nel giardino dell’ambasciata italiana, anche per screditare la protezione ai dissidenti garantita fra quelle mura. In serata, Mattarella partirà per Punta Arenas, nella Patagonia meridionale, dove domani farà visita al museo Salesiano maggiorino Borgatello.