Pride 2023
6:07 pm, 24 Giugno 23 calendario

Famiglie arcobaleno al Pride di Milano, polemiche a Palermo

Di: Redazione Metronews
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Sono le Famiglie Arcobaleno e Arcigay ad aprire la manifestazione del Pride 2023 di Milano. Un corteo imponente che arriva il giorno dopo le sentenze del tribunale di Milano che ha respinto la trascrizione all’anagrafe di due papà che hanno avuto un figlio all’estero con la Gpa, mentre hanno ritenuto valide quelle di tre coppie di mamme. In testa c’è il trenino che ospita le famiglie omogenitoriali che dall’evento milanese rilanciano la loro battaglia per il riconoscimento dei figli. In tutto ci sono circa un trentina di carri, di aziende che sostengono il Pride ma anche di partiti politici come il Pd, il Movimento 5 stelle, +Europa, Sinistra italiana, c’è poi la Cgil.

Dal corteo del Pride «rilanciamo la nostra battaglia perché la stepchild adoption è stata dichiarata uno strumento insufficiente dalle supreme corti internazionali e ribadiamo che non ci fermeremo fino a che i nostri figli saranno riconosciuti alla nascita come tutti gli altri bambini italiani» ha spiegato Elena Mantovani, una delle fondatrici dell’associazione Famiglie arcobaleno. «Sicuramente è un anno che ha riportato sulla cronaca l’emergenza Lgbt+ e i diritti delle minoranze. Quest’anno più di sempre ci ricordiamo che il Pride è un atto politico, una manifestazione di orgoglio e visibilità per la nostra comunità. Oggi più che mai è importante esserci, non staremo nell’ombra». Così Alice Redaelli presidente Cig Arcigay Milano.

L’affollatissimo Pride di Milano risveglia «ancora più orgoglio nel continuare a lottare per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt. Siamo in pericolo di regressione sui diritti, non solo in Italia con questo governo, ma anche in Europa». E’ l’allarme lanciato dalla segretaria del Pd Elly Schlein, in corteo al Pride che ha rilanciato anche l’impegno del Pd per una legge contro l’odio, sul modello della legge Zan affossata  dalla maggioranza. «Vedere piazze così partecipate dell’onda Pride è un motivo di speranza, di orgoglio, di continuare ad andare avanti» ha aggiunto. Poi «continueremo a batterci per il matrimonio egualitario, per il pieno riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali anche alla luce di queste decisioni che piovono come massi su queste famiglie, sul loro legami, soprattutto su questi bambini».

La premier Giorgia Meloni è ritratta in un carro  come una delle protagoniste della serie Tv The Handmaid’s Tale, con la scritta ‘Prejudice’. Non mancano anche i riferimenti ironici alla grande letteratura. A 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, un carro da Lecco, che è l’ambientazione iniziale dei Promessi Sposi, è dedicato a Renzo e Lucio. «Andare a modificare atti di nascita di bambini che hanno 6 o 7 anni è qualcosa di persecutorio. Rispetto alle decisioni dei tribunali l’unica cosa da fare è ricorrere e sollevare la questione davanti alla Corte costituzionale». Così il segretario di +Europa Riccardo Magi.

Pride anche a Palermo ma con polemiche

E’ scontro aperto nella giunta di Palermo tra Fratelli d’Italia da un lato e il sindaco, Roberto Lagalla, dall’altro, che ha concesso e confermato il patrocinio al Gay Pride che questo pometriggio animerà il capoluogo siciliano. Era stata Carolina Varchi, vicesindaco e capogruppo di FdI alla commissione Giustizia della Camera, a sparare la prima bordata. «Prendo nettamente le distanze dal patrocinio concesso al corteo del pride e alle manifestazioni collaterali che si svolgeranno a Palermo», ha detto. «Non ha alcun senso concedere questi patrocini – ha aggiunto – a manifestazioni che hanno una chiara connotazione politico-ideologica, schierandosi apertamente contro il governo nazionale e, più in particolare, difendendo la pratica aberrante della surrogazione di maternità, attaccano apertamente una proposta di legge che già dalla scorsa legislatura come Fratelli d’Italia portiamo avanti e della quale, peraltro, io sono prima firmataria e relatrice in Parlamento».
Roberto Lagalla prosegue per la propria strada, sottolineando di voler essere il sindaco dell’intera Palermo, del suo spirito di tolleranza, e non solo di una fazione. «Ho partecipato all’apertura e alla partenza del corteo del gay Pride – ha detto – e lo reputo una ostensione orgogliosa di una sensibilità che attraversa la società e che come tale va ascoltata, rispettata e sostenuta, così come va sostenuto qualunque tema tratti di scelte individuali». Lagalla ha incassato il sostegno del capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia e della Dc.

 

 

24 Giugno 2023 ( modificato il 25 Giugno 2023 | 11:56 )
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