maturità 2023
11:52 am, 21 Giugno 23 calendario

Maturità: tracce su Moravia, Quasimodo, Piero Angela e Fallaci

Di: Redazione Metronews
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Maturità: tracce su Moravia, Quasimodo, Piero Angela e Fallaci. E poi  L’esame di Maturità 2023 prende il via e gli studenti hanno iniziato, dalle 8.30, a cimentarsi con una delle 7 tracce per la prima prova scritta d’italiano.

Maturità: tracce su Moravia, Quasimodo, Piero Angela e Fallaci

Ecco le 7 tracce decise dal ministero. Per l’Analisi del testo (tipologia A): «Alla nuova luna» di Salvatore Quasimodo e Alberto Moravia con un brano tratto da «Gli Indifferenti».
Per il Testo argomentativo (tipologia B): Federico Chabod, «L’idea di Nazione”; Piero Angela, «Dieci cose che ho imparato» e Oriana Fallaci, «Intervista con la storia».
Per il tema di attualità (tipologia C): Lettera aperta al ministro Bianchi sull’esame di Maturità e Marco Belpoliti con «Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp».

“Alla nuova luna” di Quasimodo

La poesia, contenuta nella penultima raccolta del grande poeta, pubblicata nel 1958, è ispirata al lancio in orbita del primo satellite artificiale Sputnik I dell’anno precedente, che aprì la corsa allo spazio. Quasimodo parla di un uomo “creatore”, e di una “intelligenza laica” che “mise altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo”, ossia i satelliti, sottolineando ancora, come viene chiesto agli studenti, il coraggio dell’uomo che miliardi di anni dopo Dio crea altri astri artificiali.

Questo il testo della poesia:
In principio Dio creò il cielo
e la terra, poi nel suo giorno
esatto mise i luminari in cielo
e al settimo giorno si riposò
Dopo miliardi di anni l’uomo,
fatto a sua immagine e somiglianza,
senza mai riposare, con la sua
intelligenza laica,
senza timore, nel cielo sereno
d’una notte d’ottobre,
mise altri luminari uguali
a quelli che giravano
dalla creazione del mondo. Amen.

“Dieci cose che ho imparato” di Piero Angela

“In questo nuovo panorama – si legge nel brano del libro di Angela sottoposto agli studenti – ci sono cambiamenti che svettano maggiormente rispetto ad altri. Uno è la diminuzione del costo relativo delle materie prime e della manodopera rispetto al “software”, cioè alla conoscenza, alla creatività. Questo sta succedendo anche in certe produzioni tradizionali, come quella di automobili, ma soprattutto per i prodotti della microelettronica, come telefonini, tablet, computer. Si è calcolato che nel costo di un computer ben il 90% sia rappresentato dal software, cioè dalle prestazioni del cervello. Quindi l’elaborazione mentale sta diventando la materia prima più preziosa. La crescente capacita’ di innovare sta accentuando quella che gli economisti chiamano ‘la distruzione creativa’, vale a dire l’uscita di scena di attività obsolete e l’ingresso di altre, vincenti”. Agli studenti viene chiesto quali sono le conseguenze della “distruzione creativa” e cosa intende Angela con “ricchezza immateriale”, sottolineando che nel testo il grande giornalista e divulgatore “attribuisce un valore essenziale alla creatività umana nella corsa verso l’innovazione”.

L’intervista con la storia di Oriana Fallaci

Nel brano citato nella traccia, che inizia con il passaggio “La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta?” Oriana Fallaci affronta tra l’altro i temi della Guerra fredda e della minaccia nucleare, e ancora oggi, si sottolinea, “il susseguirsi di tensioni e conflitti non accenna a placarsi, anche nel nostro continente”. Agli studenti si chiede se “la situazione è ancora oggi nei termini descritti dalla giornalista”.

L’idea di nazione di Chabod

Il brano tratto dall’opera del 1961 del grande storico ricorda che il principio di nazionalità, una delle idee motrici del XIX secolo, fu collegato all’idea di libertà politica, e progressivamente di indipendenza dallo straniero, come nel caso di Cavour, e viene poi citato Mazzini con la sua connessione strettissima tra patria e umanità, che per lui “è, essenzialmente, l’Europa”. Agli studenti viene chiesto di riassumere le visioni di Cavour e Mazzini secondo il brano di Chabod, di spiegare la frase mazziniana “la Nazione non è fine a se stessa, anzi! È mezzo altissimo, nobilissimo, necessario, ma mezzo, per il compimento del fine supremo: l’Umanità”, e di riflettere “sul valore da attribuire all’idea di nazione”.

Lettera al ministro Bianchi

La traccia prevede un commento alla Lettera aperta al ministro Bianchi sull’esame di Maturità, il documento inviato nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’allora ministro dell’Istruzione, in piena pandemia, per chiedere di reintrodurre le prove scritte alla maturità, abolite per il rischio contagio. Una scelta non casuale, in concomitanza proprio con il ritorno dell’esame alla forma pre-Covid.

Belpoliti e “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”

La traccia riguarda un articolo di Marco Belpoliti, pubblicato su ‘Repubblica’ il 30 gennaio 2018. “Non sappiamo più attendere. Tutto è diventato istantaneo, in ‘tempo reale’, come si è cominciato a dire da qualche anno. La parola chiave è: ‘Simultaneo’. Scrivo una email e attendo la risposta immediata. Se non arriva m’infastidisco: perché non risponde? Lo scambio epistolare in passato – si legge nell’articolo – era il luogo del tempo differito. Le buste andavano e arrivavano a ritmi lenti. Per non dire poi dei sistemi di messaggi istantanei cui ricorriamo: WhatsApp. Botta e risposta. Eppure tutto intorno a noi sembra segnato dall’attesa: la gestazione, l’adolescenza, l’eta’ adulta. C’e’ un tempo per ogni cosa, e non è mai un tempo immediato”.

Domani la seconda prova

Domani la seconda prova scritta, sempre in contemporanea in tutti gli istituti, elaborata dal Ministero e che varia a seconda dell’indirizzo e delle materie: al liceo Classico la seconda prova verterà sul latino, allo Scientifico su matematica, al liceo Linguistico sulla prima lingua e cultura straniera.

Meloni

“E’ arrivato il giorno degli esami di maturità, ricordo l’ansia, ma quello che farete oggi lo ricorderete tutta la vita. Affrontatelo a testa alta, in bocca al lupo”. Così il premier Giorgia Meloni in un videomessaggio.

21 Giugno 2023
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