Roma
5:43 pm, 18 Aprile 23 calendario
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Ostia, truffa alla troupe di Suburra ed estorsione: arrestato

Di: Redazione Metronews
Truffa alla troupe di Suburra
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Aveva messo a segno una truffa alla troupe di Suburra, riscuotendo 9.000 euro in cambio dell’affitto di alcuni locali Ater usati come set. L’uomo, Rosario Ferreri di 64 anni, è stato arrestato (ai domiciliari) per questo e per estorsione: picchiò infatti un suo lavoratore occasionale che aveva chiesto di essere pagato. Ferreri ha legami di parentela con il clan Fasciani e in passato ha avuto a che fare anche con gli Spada.

Ostia, truffa alla troupe di Suburra ed estorsione: arrestato

A eseguire la misura restrittiva sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma.

Ferreri è accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, truffa, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed occupazione abusiva di immobili. Lo scorso gennaio, era stato già destinatario di una misura cautelare personale nell’ambito di una indagine della Dda. Secondo l’accusa aveva organizzato, gestito e tratto profitto dall’occupazione abusiva di locali e box di proprietà dell’Ater, con l’aggravante di aver agevolato le famiglie Fasciani e Spada, per aver messo a disposizione i locali occupati, nel quartiere «Nuova Ostia», per lo stoccaggio di materiale illecito, armi ed ingenti quantità di stupefacenti.

Il lavoratore picchiato

I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di raccogliere nuovi indizi in particolare per un episodio di estorsione nei confronti di un lavoratore, «colpevole» di aver richiesto la retribuzione spettante per una giornata di lavoro. L’indagato nei pressi dei locali occupati di via delle Ebridi – in pieno giorno e alla presenza di diversi residenti, lo avrebbe prima minacciato verbalmente con un’arma da taglio e poi colpito con una sedia in metallo sulla schiena.

La truffa alla troupe

Secondo le indagini Ferreri aveva affittato nel 2018 alcuni locali, di proprietà Ater e occupati abusivamente, in via delle Ebridi per realizzare scene della serie tv Suburra. Una truffa ai danni della casa di produzione cinematografica, impegnata nelle riprese della fiction sulla criminalità del litorale, che ha permesso all’uomo di ricevere compensi per oltre 9mila euro.

«Con artifizi e raggiri», si legge nell’ordinanza del gip Valerio Savio emessa dopo l’indagine coordinata dai procuratori aggiunti della Dda Michele Prestipino e Ilaria Calò, l’uomo, cognato di Terenzio Fasciani, avrebbe fatto credere al rappresentante legale pro-tempore della casa di produzione di essere il proprietario dei locali «in occasione dei numerosi sopralluoghi effettuati dagli interessati, durante i quali faceva visitare l’intero immobile, disponendo delle chiavi relative agli ingressi dei vari locali, e ne definiva i lavori di manutenzione per l’allestimento del set cinematografico, manifestando in tal modo il potere di disporre del bene».

Inoltre, in qualità di «esclusivo proprietario», come scrive il gip, concordava «le condizioni contrattuali per la “temporanea concessione” dei locali in via delle Ebridi, garantendo tra l’altro alla controparte la cessione di tutti i diritti di utilizzazione e sfruttamento economico delle immagini, fotogrammi, fotografie, riprese, rappresentazioni, riproduzioni relative ai locali e a tutto quanto in essi contenuto e assicurando in tal modo la rinuncia a ogni pretesa futura, pur nella consapevolezza di non essere legittimato a farlo».

Il sessantaquattrenne avrebbe anche avvalorato «la propria buona fede» anche sottoscrivendo «l’autocertificazione di assenza di procedimenti e condanne penali» e «la dichiarazione sostitutiva di certificazione dati registro imprese» richiesta dalla controparte.

(Foto d’archivio)

 

 

18 Aprile 2023
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