la nuova segreteria pd
10:33 am, 8 Aprile 23 calendario

Mal di pancia Pd, Marcucci: “La segreteria? Dal profilo mi sembra Corbyn…”

Di: Redazione Metronews
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“Avevo detto Melenchon ma il profilo scelto dalla segretaria assomiglia molto anche a quello di Corbyn, le premesse del suo discorso di insediamento, rispetto all’indirizzo politico, sono state rispettate: questa segreteria è totalmente prevedibile nei profili, ed è evidente che l’area riformista moderata è stata marginalizzata e che la linea appare schiacciata verso sinistra”. Così l’ex parlamentare Pd Andrea Marcucci in un’intervista al quotidiano Il Foglio.

“C’è poi secondo me- continua- un eccesso di attenzione verso l’esterno. Alle primarie l’impressione era che alla neo segretaria fosse giunto un certo supporto da persone che in precedenza non avevano scelto il Pd’’. Poi l’ex parlamentare dem precisa: “Continuo a osservare e prenderò, se devo, le decisioni necessarie”.

Pd, Morani: “Immaginavo pari dignità, vedo che fatta altra scelta”

“Mi aspettavo una segreteria più aderente al risultato articolato del congresso in cui la base degli iscritti ha scelto Bonaccini e quella delle primarie Schlein”. Alessia Morani, ex-deputata e attuale membro della commissione garanzia del Pd, è tra gli esponenti dell’area Bonaccini meno convinti dell’adesione alla gestione unitaria. Perplessità che ha espresso anche nella riunione di ieri della minoranza. “Abbiamo dato piena fiducia a Bonaccini che ha sostenuto questa scelta nonostante le perplessità, che rimangono ancora intatte”, dice. Morani, come valuta la segreteria Schlein? “Mi immaginavo una gestione unitaria che prevedesse pari dignità per le due mozioni maggioritarie, oltre che spazi per Cuperlo e De Micheli. La segretaria ha fatto un’altra scelta e l’avrà fatta ovviamente convinta di fare la scelta giusta”. Ci sono stati malumori nell’area Bonaccini, quali le critiche? “Ci sono state valutazioni diverse sull’opportunità di entrare in segreteria proprio perché in quella proposta di composizione non si realizza nei fatti la gestione unitaria richiamata da iscritti ed elettori. Abbiamo dato piena fiducia a Bonaccini che ha sostenuto questa scelta nonostante le perplessità, che rimangono ancora intatte. Mi auguro naturalmente di essere smentita perché tutti noi vogliamo che la nuova segreteria parta bene”.

Le critiche di Cuperlo e De Micheli

«Auguri di buon lavoro alla nuova segreteria. Elly Schlein aveva parlato di unità e pluralismo ma in realtà non si è voluta riconoscere la ricchezza delle differenze espresse dagli iscritti nel congresso dei circoli. Lavoreremo lo stesso a un Pd più coraggioso e coerente», aveva affermato Gianni Cuperlo dopo il varo della nuova segreteria del Pd.

Lo stesso aveva fatto la parlamentare del Pd Paola De Micheli:«Buon lavoro alla nuova segreteria del Partito Democratico. La segretaria Elly Schlein ha ritenuto di non dare rappresentanza nella nuova organizzazione ad una parte vitale del partito espressa da due candidati al congresso. Lo ritengo un errore, perchè così si rinuncia alla pluralità di idee che è sempre una ricchezza e un bene per tutti. Ma continueremo a lavorare nel Pd e per il Pd con lealtà e senso critico». Lo afferma la parlamentare del Pd Paola De Micheli.

Cottarelli: “Vedremo le decisioni”

Nei giorni precedenti si era espresso anche Carlo Cottarelli, senatore del Pd. “Non devo restituire nessuna tessera” del Pd “perché non ce l’ho. Ma se dovessi uscire non andrei in un altro gruppo. Non sarebbe giusto. Sono stato eletto come capolista in un collegio plurinominale nella lista del Pd. So che in molti nella scorsa legislatura hanno cambiato gruppo ma non mi sembrerebbe giusto. A quel punto mi dimetterei da senatore”, aveva detto Cottarelli, riconoscendo come “non è chiarissimo quello che avverrà, bisognerà vedere sulle decisioni concrete quali posizioni vorrà prendere la nuova segreteria. C’è un punto nella mozione Schlein che mi trova d’accordo e che ritengo fondamentale. È lì dove si sostiene che si debba dare un’identità meglio leggibile dagli elettori. E questo è giusto perché effettivamente l’identità del partito democratico non è chiarissima”.
“Come tendenza il Pd andrà più verso i M5S o verso il Terzo Polo? Questo deve essere chiarito prima o poi” aggiunge Cottarelli che si dice “non d’accordo con Boccia , nuovo capogruppo al Senato, che ha detto che si deve guardare ai M5S perché con Renzi è difficile fare un’alleanza. Fra i temi su cui l’economista si sente distante dalla nuova segretaria Schlein c’è “il tema dei termovalorizzatori ad esempio. Ma anche quello del completo rigetto da parte di Schlein del nucleare, perché secondo me non si deve completamente chiudere la porta a questa soluzione, quanto meno in termini di ricerca”.
Inoltre, spiega “nel programma di Schlein c’è la riduzione delle classi e l’aumento degli insegnanti, che è una tesi molto M5S. C’è invece bisogno di pagare meglio gli insegnanti, quello sì che è un tema, ma noi non abbiamo bisogno di più insegnanti”. “Per adesso aspetto di vedere che cosa accadrà e poi – conclude – trarrò le conseguenze”.

8 Aprile 2023
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