6:03 pm, 27 Febbraio 23 calendario

Peste suina, Coldiretti vuole mandare l’esercito a caccia di cinghiali

Di: Redazione Metronews
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«Al nuovo commissario chiediamo che, di fronte all’evidente insufficienza del contributo di cacciatori in braccata e si valuti con estrema serietà l’impiego dell’esercito per raggiungere risultati soddisfacenti in tutto il territorio metropolitano torinese». Lo chiede il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, dopo il cambio del commissario straordinario alla lotta alla Peste suina africana. «Speriamo davvero che la sostituzione del commissario straordinario alla lotta alla Peste suina africana Angelo Ferrari con il direttore dell’Istituto zooprofilattico di Marche e Umbria, Vincenzo Caputo, possa imprimere una svolta nel contrasto all’epidemia. Un contrasto che, finora, è stato quasi inesistente con risultati bocciati dagli stessi numeri diffusi in questi giorni dove il virus sembra in preoccupante crescita».

Peste suina, 360 casi

Intanto, parte questa sera a Torino il primo corso di Coldiretti per abilitare gli agricoltori alla difesa diretta dai cinghiali senza dover chiedere l’intervento di cacciatori o guardiacaccia.  Gli allievi sono 120: inizialmente il corso era limitato a 60 posti, ma gli uffici zona dell’organizzazione agricola sono stati letteralmente travolti dalle richieste, tanto da dover raddoppiare i posti. Il programma e l’esame finale del corso sono stati approvati dalla Città Metropolitana. Nel 2022 nei soli uffici di Zona di Coldiretti Torino sono state redatte richieste di rimborso danni da cinghiale per oltre 800mila euro . «Al termine del corso questi agricoltori potranno difendere i propri campi – spiega il presidente di Coldiretti Torino – ma non è sufficiente. Siano davvero preoccupati per l’aumento di casi di Peste suina africana. Sono ormai oltre 360 le carcasse di cinghiali scoperte positive al terribile virus che dai boschi tra Liguria e Piemonte potrebbe rapidamente diffondersi anche alla provincia di Torino minacciando gli allevamenti di suini». Tra gli altri interventi messi in campo anche una recinzione che dovrebbe servire a impedire il passaggio degli animali infetti da una zona all’altra.

27 Febbraio 2023
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