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9:43 pm, 26 Gennaio 23 calendario
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Perseguita la collega che perde il lavoro: divieto di avvicinamento

Di: Redazione Metronews
Perseguita la collega che perde il lavoro
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Perseguita la collega e continua anche quando la donna perde il lavoro nonostante fosse lei la vittima. Alla fine la polizia ha disposto il divieto di avvicinamento per lo stalker.

Perseguita la collega che perde il lavoro: divieto di avvicinamento

L’11 gennaio scorso gli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di Tivoli, sotto la supervisione della Procura di Tivoli, hanno eseguito la misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento nei confronti di un 58enne, domiciliato a Roma. L’uomo è gravemente indiziato di gravi atti persecutori nei confronti di una collega di lavoro.

Il 58 enne aveva minacciato e molestato sessualmente la sua collega nel supermercato di Tivoli dove entrambi erano impiegati. La donna era caduta in un grave stato di ansia e paura unito al timore per la propria incolumità. Persecuzioni che l’avevano costretta a modificare le proprie abitudini di vita.

La denuncia ai superiori e la beffa del licenziamento

La vittima, inizialmente, aveva denunciato le proprie sofferenze al responsabile della catena di supermercati ove lei e l’indagato erano impiegati, ma invece di ricevere supporto era stata trasferita in un’altra filiale e, in un secondo momento, licenziata.

Nemmeno i richiami disciplinari dell’azienda e, anche nel suo caso, il trasferimento ad altra sede sono bastati all’indagato per finirla coni suoi comportamenti. L’uomo ha continuato ossessivamente in uno stillicidio di molestie telefoniche, gravi minacce e reiterati appostamenti nei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, sino ad arrivare a danneggiarle l’autovettura.

La Procura di Tivoli, a quel punto, ha disposto un approfondimento investigativo delegando l’attività agli agenti del pool specializzato nella violenza di genere del Commissariato locale. Le indagini hanno permesso di constatare la gravissima condizione in cui la donna versava.

Una volta raccolte le testimonianze e i numerosi riscontri alle dichiarazioni della vittima, il Gip del Tribunale di Tivoli ha emesso nei confronti dell’indagato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Maltrattamenti in famiglia, un altro divieto di avvicinamento

Nell’ambito di un’altra indagine, il 14 gennaio scorso lo stesso pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di Tivoli, coordinati dal “Gruppo uno” della Procura di Tivoli, ha eseguito la misura cautelare coercitiva personale nei confronti di un 53enne residente a Guidonia Montecelio, gravemente indiziato di pesanti maltrattamenti familiari nei confronti della convivente di 58 anni, acuiti dallo smodato uso di sostanze stupefacenti.

L’indagato maltrattava quotidianamente la sua compagna, sottoponendola a continue aggressioni fisiche e morali, instaurando un sistema di vita familiare doloroso e avvilente e provocando nella vittima un grave stato di assoggettamento e paura. Anche in questo caso gli approfondimenti investigativi hanno permesso di raccogliere gravi e circostanziati indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo che, in un’occasione, si era persino introdotto dalla finestra nell’abitazione della vittima dopo che la donna aveva interrotto la relazione e, agendo con violenza, l’aveva rapinata di 400 euro e di una carta di credito.

Quanto raccolto nel corso delle indagini ha consentito al Gip del Tribunale di Tivoli, su richiesta della Procura, di emettere nei confronti dell’indagato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico. Nonostante la misura notificata, l’uomo ha tuttavia reiterato le condotte vessatorie tempestando la vittima con telefonate minacciose, tanto che il Giudice del Tribunale, non ritenendo più adeguata la misura applicata, ha sostituito il divieto di avvicinamento con la custodia cautelare in carcere, provvedimento eseguito dalla polizia giudiziaria delegata.

26 Gennaio 2023
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