Roma
4:33 pm, 24 Gennaio 23 calendario
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Metro A in tilt per le infiltrazioni d’acqua

Di: Redazione Metronews
Metro A in tilt
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Giornata nera per i pendolari romani, alle prese questa mattina con la metro A in tilt per le infiltrazioni d’acqua che hanno fatto scattare il blocco dell’alimentazione elettrica. Servizio sospeso in un primo momento tra Termini e Ottaviano, poi tra Termini e Battistini. Atac ha messo a disposizione decine di bus navetta, ma i disagi sono stati tanti.

Metro A in tilt per le infiltrazioni d’acqua

Il guasto si è verificato alle 6 di mattina e ha fatto riversare in strada centinaia di persone. In piazza dei 500 alle 8:30 c’era una coda lunghissima di persone in attesa di salire su uno dei bus sostitutivi. «Sono qua dalle 7:15 e c’è una fila incredibile e prenderlo è impossibile”, ha raccontato una di loro. Il servizio è tornato gradualmente alla normalità solo dopo le 11.

Le cause

I tecnici Atac hanno accertato che l’interferenza elettrica che ha impedito il regolare esercizio della linea nella mattinata di oggi era dovuta alla «rottura di un feeder. È un alimentatore elettrico aggiuntivo che non fa parte della linea aerea di trazione elettrica ma contribuisce a bilanciare la resistenza elettrica della linea e l’assorbimento di corrente». Lo ha spiegato Atac in una nota, entrando nel dettaglio.

«Il feeder, che corre lungo la linea, si è corroso a causa di una infiltrazione d’acqua che proviene dall’esterno, sulla quale si era intervenuti in passato con un lavoro di canalizzazione. Un lavoro che non ha  impedito «il danneggiamento e lo sfilacciamento all’altezza di un giunto che unisce due gallerie». Al passaggio del treno, vicino alla stazione Lepanto, «sono scattate le protezioni che hanno interrotto la corrente determinando la sospensione parziale della linea. Il treno, non potendo proseguire la marcia, ha dovuto essere evacuato, operazione avvenuta secondo le procedure di sicurezza».

L’intervento

Nel contempo sono state mobilitate «le squadre di pronto intervento che hanno operato il più rapidamente possibile per ripristinare il servizio. Per poter operare in piena sicurezza per ripristinare la continuità dell’alimentatore è stato necessario creare una tratta tampone, da Termini fino al capolinea di Ottaviano». Ciò ha determinato «temporaneamente un’estensione del tratto sospeso. Le caratteristiche costruttive della linea, infatti, non presentano possibilità diverse di sezionamento per poter svolgere lavori con esercizio in corso. L’intervento tecnico specifico di messa in sicurezza del feeder è durato circa un’ora. Per tutta la durata dell’interruzione Atac ha messo in campo fino a 90 bus navetta di superficie per mitigare il disagio dei passeggeri. Aggiungere altri mezzi avrebbe solo peggiorato la fluidità della mobilità di superficie già complicata dalla congestione presente».

Le carenze strutturali delle linee A e B

L’evento di oggi «è una evidente conseguenza dell’anzianità dei tanti componenti strutturali delle linee metro più datate (linea A e linea B), che non sono mai stati sostituiti da quando la linea è in esercizio. Neanche si è mai provveduto, nel passato, a un intervento complessivo di sanatoria delle infiltrazioni che ancora insistono lungo la metro A. Atac sta intervento per riportare l’intera infrastruttura a un livello soddisfacente di efficienza, iniziando dal rinnovo dell’armamento, visto che non è possibile svolgere tutti gli interventi contemporaneamente e si è ritenuto di conferire priorità agli interventi a garanzia della stabilità meccanica. Gli interventi sui sistemi elettrici e di controllo sono in programma a seguire: il rinnovo del sistema di telecomando di linea A è peraltro già stato appaltato e le attività sono state avviate».

«Attese le condizioni di obsolescenza impiantistica e strutturale riscontrate – conclude la nota -, è chiaro, come più volte ricordato, che serviranno due-tre anni per arrivare a ripristinare livelli di disponibilità operativa delle linee metro più datate soddisfacenti. Nel contempo Atac sta comunque operando per mitigare al massimo sia i disagi per gli utenti in corso lavori sia le evenienze che possano determinare interruzioni improvvise del servizio, consapevoli, in ogni caso, che risulta materialmente complicato e non realistico recuperare con provvedimenti immediati quanto non sistematicamente svolto nel passato in termini di attività di mantenimento».

La polemica

Il guasto ha scatenato la polemica politica. Tra le critiche, quella dell’ex assessora capitolina ai Trasporti Linda Meleo: «L’ennesimo disservizio ai cittadini e la dimostrazione di come la gestione attuale sia ormai incapace di portare a termine le più semplici attività di manutenzione ordinaria. Un danno non solo alla qualità della vita e del lavoro dei romani, ma anche all’immagine internazionale della nostra Capitale. L’amministrazione si assuma la responsabilità di questo nuovo episodio di disagio».

Alla Meleo ha risposto l’assessore ai Traporti Eugenio Patanè: «Ci scusiamo con i cittadini romani e con i pendolari per i disagi di questa mattina. Ma non possiamo prendere alcuna lezione da chi ha lasciato la città e le infrastrutture di trasporto in queste macerie. Siamo al lavoro tutti i giorni per riportare alla normalità un servizio di trasporto pubblico lasciato da chi ci ha preceduto in condizioni da terzo mondo. Non era stata fatta la revisione dei treni per le Metro A e B e non erano stati stanziati i fondi per poterle fare sui treni di Metro C».

 

 

 

24 Gennaio 2023
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