Ostia
3:34 pm, 10 Gennaio 23 calendario

Ostia: sequestrati dai carabinieri immobili occupati abusivamente

Di: Redazione Metronews
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I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare per una coppia di italiani gravemente indiziati di aver organizzato, gestito e tratto profitto dall’occupazione abusiva di locali e box di proprietà dell’A.T.E.R., che si trovano in Via delle Ebridi e Via Martinica, nonché eseguito un decreto di sequestro preventivo di numerosi locali commerciali e di tutte le cantine situate nel complesso di alloggi popolari, per un totale di quasi cinquemila metri quadrati.

L’interno di un immobile
L’inizio dell’operazione

 

L’indagine

«La condotta di annosa, perdurante occupazione di intere parti di un complesso immobiliare e di tutti i locali-negozio di un non breve tratto di strada può ragionevolmente aver avuto su abitanti e operatori economici della zona l’effetto di mostrare, nell’evidenza dell’impunità da controlli ed interventi amministrativi sulle occupazioni, la perdurante forza della criminalità organizzata già oggetto di arresti e condanne con l’effetto di “agevolarne” la tenuta». È quanto scrive il gip di Roma Valerio Savio nell’ordinanza con cui ha disposto il divieto di dimora per Rosario Ferreri e Sabrina Maiorana. L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia Michele Prestipino e dall’aggiunto Stefano Pesci.

Il reato

La coppia è accusata del reato di invasione di edifici, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, proprio perché gli immobili, nel quartiere “Nuova Ostia”, feudo delle famiglie Fasciani e Spada, sarebbero stati occupati per utilizzarli quali basi logistiche e depositi per lo stoccaggio di armi e droga. Nell’operazione sono state sequestrate settantacinque cantine, un’abitazione e sette locali commerciali, tra cui una palestra, un bar e una pizzeria. L’indagine è scattata in seguito alla denuncia dei vertici di Ater, i cui dipendenti erano impossibilitati ad accedere all’interno di alcuni locali in via delle Ebridi.

Il giudice

Per il giudice gli elementi raccolti dai carabinieri e dalla Procura forniscono un “quadro di indizi in grado di esser definiti gravi, potendosi rilevare come i dati storici e documentali disponibili in ordine all’occupazione arbitraria e al possesso abusivo degli immobili ad opera degli indagati, in ordine al loro utilizzo, costituiscano indiscutibilmente un complesso di elementi probatori a carico, gravi precisi e concordanti”.

10 Gennaio 2023
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