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3:37 pm, 22 Dicembre 22 calendario

Scoperte a Mariupol altre fosse comuni con 10 mila sepolture

Di: Redazione Metronews
Scoperte a Mariupol
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Scoperte a Mariupol in Ucraina da marzo ad oggi almeno 10.300 nuove tombe, la maggior parte delle quali nel cimitero di Staryi Krym. Lo rivelano le analisi delle immagini satellitari fatte da alcuni media. L’area complessiva occupata dalle nuove sepolture è stata stimata in oltre 51.500 metri quadrati. Sono stati  visionati filmati, realizzati anche grazie ai droni, che mostrano lo scavo delle fosse da parte dei russi con il ricorso a grandi mezzi meccanici. Nei dettagli si è notato che alcune tombe sono identificate con più numeri, segno che potrebbero ospitare molteplici cadaveri. Già lo scorso novembre la Bbc, sulla scorta di foto satellitari fornite dalla società Maxar, aveva denunciato l’incessante espansione di tre diversi siti di sepoltura di massa vicino a Mariupol: oltre che Staryi Krym, anche nei villaggi di Manhush e Vynohradne.

Scoperte a Mariupol 10 mila sepolture

Potrebbero essere «centinaia di migliaia i bambini ucraini deportati con la forza in Russia». Lo denuncia il difensore civico ucraino Dmytro Lubinets. «Non conosciamo il numero esatto di bambini ucraini portati via, ma secondo i nostri dati possiamo presumere che centinaia di migliaia di bambini ucraini siano stati deportati con la forza», ha affermato. Intanto i leader dell’Unione europea terranno il 3 febbraio del prossimo anno un summit con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri a Washington ha condotto il suo primo viaggio fuori dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa lo scorso 24 febbraio. Lo ha annunciato il portavoce del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, spiegando però che non è ancora stato deciso il luogo in cui si svolgerà il vertice. Al summit parteciperanno sia Michel, sia la presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen. 

«Con Patriot conseguenze imprevedibili»

La decisione degli Stati Uniti di fornire all’Ucraina il sistema di difesa missilistica Patriot «non contribuisce a favorire la fine del conflitto in tempi rapidi». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa, denunciando il fatto che «gli Stati Uniti e altri Paesi stanno ampliando la gamma di forniture militari». Più pesante la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo la quale il presidente ucraino Zelensky è «il figlio di p…» dell’Occidente e «di conseguenza tutto gli è permesso. L’approccio pseudo democratico di Ue e Usa – ha aggiunto – rafforza ulteriormente il senso di impunità di Kiev e spinge il governo ucraino a passi estremamente pericolosi con conseguenze imprevedibili». I colloqui tra Zelensky e Biden a Washington «hanno mostrato che l’Ucraina e gli Stati Uniti non cercano la pace – ha concluso Zakharova – ma sono determinati a continuare le ostilità».

Il ministro sulla prima linea

Oggi il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha ispezionato le truppe sulla linea del fronte ucraino. Truppe che sono «concentrate sul completamento della liberazione» di Donetsk, la regione dell’Ucraina orientale di cui Mosca ha già rivendicato in parte l’annessione. Lo ha riferito il capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov, precisando che «la situazione in prima linea si è stabilizzata e gli sforzi principali» sono ora diretti al «completamento della liberazione del territorio della Repubblica popolare di Donetsk».

22 Dicembre 2022
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