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4:44 pm, 14 Dicembre 22 calendario

Il ministro Tajani convocherà l’ambasciatore dell’Iran

Di: Redazione Metronews
Il ministro Tajani
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Il ministro Tajani ha annunciato che convocherà «l’ambasciatore designato dell’Iran quando avrà presentato le credenziali al Presidente della Repubblica per protestare» contro la repressione delle manifestazioni. «Quanto accade in Iran è assolutamente inaccettabile – ha detto il ministro degli Esteri rispondendo al question Time – l’esecuzione di manifestanti è inaccettabile. Condanniamo con la massima fermezza la violazione dei diritti di un popolo». Una risoluzione di condanna è in preparazione anche nella commissione Esteri della Camera, con un documento condiviso da maggioranza e opposizione. Intanto, ha annunciato sempre il ministro Tajani, «l’Italia voterà per l’espulsione dell’Iran dalla Commissione Onu per i diritti delle donne».

Il ministro Tajani: via Iran da Commissione su donne

Questa sera i 54 membri del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc) saranno chiamati a votare per espellere la Repubblica Islamica dell’Iran dalla Commissione sullo Status delle donne. L’Iran ha da poco iniziato il suo mandato quadriennale in tale Commissione che ha come obiettivo quello di promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile. La bozza di risoluzione, proposta dagli Stati Uniti, denuncia le politiche di Teheran come fortemente in conflitto con i diritti umani e i diritti delle donne, e quindi con la missione della Commissione, ostacolandone il lavoro.

Sospesa una condanna a morte

Le autorità iraniane hanno sospeso temporaneamente l’esecuzione di un 23enne, Mahan Sadrat, condannato a morte per le sue azioni durante le proteste per Mahsa Amini. Lo ha comunicato il legale del giovane, Abbas Mousavi, in un post su Instagram. L’agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Isna ha citato una dichiarazione dell’ufficio stampa della Corte suprema in cui si afferma che la condanna a morte è stata «sospesa». Sadrat è stato giudicato colpevole il 3 novembre di aver diffuso insicurezza e paura per aver brandito un coltello e aver quindi minato la sicurezza nazionale. Il giovane ha negato di avere un coltello e ha ammesso di aver dato fuoco a una motocicletta, secondo i documenti del tribunale citati dall’agenzia Irna.

14 Dicembre 2022
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