Torino
6:33 pm, 30 Novembre 22 calendario
3 minuti di lettura lettura

Non fu devastazione, ma “solo” furti

Di: Redazione Metronews
condividi

Niente devastazione, ma semplici furti. È il parere della Corte di Appello di Torino che oggi ha confermato la sentenza di primo grado al processo per l’assalto ai negozi del centro storico di Torino che si verificò il 26 ottobre 2020 in occasione di una delle prime manifestazioni contro le misure anti Covid. Per i giudici non fu un’ondata di «devastazione e saccheggio», «ma una serie di furti». I condannati sono una ventina e per alcuni c’è stata una leggera riduzione della pena. 

Il procedimento riguarda i fatti del 26 ottobre 2020, quando un migliaio di dimostranti si radunarono in Piazza Castello. Approfittando dei momenti di tensione con le forze dell’ordine, gruppi di giovani, provenienti in prevalenza dalle periferie, depredarono i punti vendita nei negozi di lusso come Louis Vuitton, Gucci e Geox dopo averne sfondate le vetrine. L’impostazione iniziale della procura, che aveva contestato il reato di devastazione, non è stata accolta.

Notav: la procura chiede 22 misure cautelari, ne ottiene solo una

Sempre oggi la procura di Torino aveva chiesto l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per 22 attivisti No Tav indagati per due dimostrazioni avvenute nei mesi scorsi in valle di Susa. Il gip Irene Gallesio, invece, ne ha concessa una soltanto, respingendo le altre.

Il procedimento riguarda un presidio del 30 giugno nei dintorni di Susa (To) contro dei sondaggi dei terreni e un’iniziativa del 15 settembre a Bruzolo contro il passaggio di camion sospettati di trasportare “materiale inquinante”. Gli indagati sono in tutto una quarantena e fra essi figurano i leader storici del movimento No Tav della Valle di Susa.

30 Novembre 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo