Emergenza climatica
3:48 pm, 23 Settembre 22 calendario

Fridays for Future, migliaia nelle piazze italiane: «La politica ci ignora»

Di: Redazione Metronews
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«Chiedete il nostro voto ma ignorate la nostra voce. Continuiamo la nostra lotta»: è lo slogan che i ragazzi hanno scelto di scrivere sul lungo striscione che apre il corteo dello sciopero globale per il clima che da Piazza della Repubblica ha attraversato le vie di Roma, in occasione dell’Global Strike for Climate indetto a livello mondiale. Una “coincindenza di date” come spiegava Filippo Sotgiu, il portavoce di Friday for future, il movimento fondato dall’attivista Greta Thunberg e che finisce per rivolgersi ai partiti che in queste ore sono impegnati nella chiusura della campagna elettorale. «Parlano di nucleare, di importare fonti fossili da altri paesi, per noi l’unica forma sono le energie rinnovabili e le comunità energetiche – racconta Martina, con due strisce verdi disegnate sulle guance – vogliamo i pannelli solari sulle nostre scuole. Perché nessuno ne parla?». Sulla stessa linea anche Enrico che domenica voterà per la prima volta: sul clima «i partiti hanno tutti un’insufficienza e sono molto preoccupato per quello che accadrà da lunedì, chiunque vincerà».

Fridays for future, piazze piene

La Rete della Conoscenza, l’Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario sono scesi in oltre 40 piazze  con Fridays for Future a manifestare per un mondo più giusto. Da Roma a Milano passando per Napoli, Trieste, Bologna, Torino, Firenze, Genova, Perugia, fino ad arrivare a Cagliari, Pescara, Bari e Potenza, studenti e studentesse, giovani ragazzi e ragazze si sono mobilitati in tutto il paese per mettere al centro le priorità delle nuove generazioni: diritto al futuro, decisionalità, partecipazione, giustizia sociale. A due giorni dalle elezioni politiche nazionali, la mobilitazione per il clima chiamata dal movimento Fridays For Future vuole fare da megafono ad istanze che non vengono prese in considerazione dal dibattito pubblico. «Gli studenti e le studentesse si mobilitano ormai da anni per stimolare le istituzioni a riconoscere che la crisi climatica non è un evento casuale: è frutto di un sistema produttivo ed economico sfruttatore che fa profitto sul pianeta e sulla vita delle persone. Lo scorso 16 Settembre, a Noventa in provincia di Venezia, è morto l’ennesimo studente durante un percorso di formazione-lavoro, che ormai da anni denunciamo come un modello precario ed utile solo alle aziende, le stesse magari che contribuiscono alla crisi climatica-dichiara Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale Unione degli Studenti– Crediamo sia tutto connesso, è che solo invertendo la rotta si possa cambiare davvero il sistema: comunità energetica,edilizia sostenibile, educazione ambientale,efficientamento energetico e riforma dell’Istruzione. Queste alcune priorità che abbiamo portato in piazza, facendo anche azioni in ricordo di Giuliano. Per ogni vittima, contro un sistema colpevole».

Ad Ancona il fango di Senigallia

A Milano la manifestazione più partecipata, almeno 10mila ragazzi dietro lo striscione “Agenda climatica ora!” per chiedere attenzione e azioni concrete per affrontare l’emergenza ambientale. Ad Ancora il fango appena spalato a Senigallia da case, negozi e strade è stato spalmato sulla parete che costeggia la scalinata d’ingresso di Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche. Un gesto simbolico, quello dei ragazzi di Fridays for future, a nove giorni dall’alluvione che ha colpito il centro-nord della regione, causando 11 morti, 2 dispersi, una cinquantina di feriti, oltre 100 sfollati e messo in ginocchio centinaia di attività economiche. Uno dei temi è infatti la prevenzione del dissesto idrogeologico e il contrasto ai cambiamenti climatici. Erano oltre 300 i partecipanti, provenienti da tutte le Marche, e tra questi un gruppo di Senigallia. «Con il fango abbiamo voluto denunciare le responsabilità delle istituzioni sul fronte del taglio ai fondi per le manutenzioni dei fiumi», ha spiegato Filippo Chiusaroli, attivista Fridays for Future di Ancona. «I cambiamenti climatici che denunciamo da tempo – ha aggiunto – sono ormai una realtà e quanto accaduto giovedì scorso lo dimostra: da tempo gli esperti spiegano che alla siccità sarebbero seguiti fenomeni alluvionale di questa portata e i territori devono prepararsi a questi eventi, ma fino ad ora è mancata la prevenzione».

23 Settembre 2022 ( modificato il 24 Settembre 2022 | 11:57 )
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