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5:00 am, 22 Settembre 22 calendario
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Claudio Mancini (Pd): “Il nostro impegno per giovani e ambiente”

Di: Valeria Bobbi
Claudio Mancini
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Claudio Mancini, 53 anni, deputato uscente del Pd, è candidato nel collegio uninominale U06. È un esponente chiave del Pd capitolino.

Come pensate di risolvere la questione del caro energia, che sta mettendo in ginocchio aziende, attività commerciali e famiglie?
“Il momento è durissimo, capiamo perfettamente la preoccupazione dei nostri cittadini che proprio in questi giorni stanno vedendosi recapitar bollette esorbitanti. Ha fatto bene il governo Draghi in questi giorni ad intervenire nuovamente con un decreto di quasi 10 miliardi. Un fatto che dimostra ancora di più la follia di aver fatto sfiduciato un esecutivo con questa crisi che incombeva su di noi. Le nostre proposte per il caro energia sono chiare, a partire dal tetto al prezzo del gas a livello europeo: una battaglia che l’Italia deve portare avanti e che, se saremo uniti, la vinceremo. Oltre a questo serve il raddoppio del credito di imposta per le aziende, un contratto ad hoc a prezzi calmierati per le famiglie a medio e basso reddito e le micro imprese e poi un grande piano di risparmio energetico, che comprenda investimenti per l’efficienza energetica e la costruzione di impianti di energia rinnovabile”.

“Dopo quello che è successo nei giorni scorsi nelle Marche, cosa prevedete per ridurre concretamente il rischio idrogeologico in Italia”?
Per prevenire eventi come quelli delle Marche è necessario intanto impegnarsi seriamente contro la crisi climatica, che è alla base di queste situazioni drammatiche. Persone hanno perso la vita e paesi sono stati messi in ginocchio. La priorità immediata è fornire risorse al fine di realizzare interventi di pulizia, manutenzione e rinaturalizzazione dei corsi d’acqua. Serve però una visione più a lungo termine, noi pensiamo sia necessaria una legge sul consumo di suolo e una legge organica sul dissesto idrogeologico, che possa garantire un’effettiva prevenzione e non solo la gestione impotente della crisi, come succede adesso.

Una delle grandi emergenze di oggi è il lavoro, in particolare quelli dei giovani, sempre più sfruttati e con poche prospettive per il futuro? Cosa avete in progetto per ridare vigore al mercato del lavoro?
Sono tanti i problemi del mondo del lavoro in Italia e ancora di più quelli del lavoro giovanile. Noi come Partito Democratico crediamo che sia necessario innanzitutto intervenire sul problema dei salari bassi e sul problema dell’assenza di prospettive dei giovani. Per questo vogliamo introdurre il salario minimo a 9 euro l’ora, sul modello tedesco, e un’integrazione sui salari più bassi. A questo però si deve affiancare un grande impegno verso le nuove generazioni con un definitivo stop agli stage gratuiti, con la riforma dei centri dell’impiego grazie ai fondi del PNRR e con una lotta al precariato attraverso incentivi ai contratti a tempo indeterminato sul modello spagnolo, quindi con l’inserimento di una clausola di condizionalità per i rapporti di lavoro a scadenza.

 

22 Settembre 2022 ( modificato il 21 Settembre 2022 | 21:47 )
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