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8:24 am, 16 Settembre 22 calendario

Alluvione nelle Marche, è una strage. “Restate tutti a casa”

Di: Redazione Metronews
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Alluvione nelle Marche, è una strage.  È una strage quella provocata dalla spaventosa ondata di maltempo che ha travolto le Marche. Dieci morti e almeno tre dispersi, tra cui due bambini,  in provincia di Ancona, è il bilancio drammatico confermato dalla Protezione civile. Luigi D’Angelo del Dipartimento nazionale spiega: «Sono caduti circa 420 millimetri di pioggia in due o tre ore», «c’è il massimo impegno sul territorio». È in viaggio per le Marche il capo della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, dove parteciperà alla riunione in prefettura ad Ancona per fare il punto della situazione dopo la bomba d’acqua che ha colpito la regione, soprattutto nella zona di Senigallia.

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche.

Dopo la conferenza stampa il premier Draghi si recherà nelle Marche, ad Ostra in provincia di Ancona, per visitare i territori colpiti dal maltempo e presiedere alle riunioni operative con il coordinamento dei soccorsi e con le le autorità locali. Lo comunica Palazzo Chigi.

Alluvione nelle Marche, è una strage

Quattro corpi sono stati recuperati a Pinaello di Ostra, a quanto si apprende all’interno di un garage; uno a Trecastelli, forse una 72enne trovata in un seminterrato a Passo Ripe; e uno a Barbara; in quest’ultimo Comune si registrano anche tre dispersi: sarebbero una mamma con il suo bambino, trascinati dalla furia di acqua e fango con l’auto vicino Molino Mariani; e un’altra persona. Interessato il territorio attraversato dal fiume Misa. Le strade si sono trasformate in torrenti. «E’ caduta una quantità d’acqua che non vedevamo da mesi», dicono i primi cittadini.

Il sindaco: “Che Dio ci aiuti”

“Stanno operando protezione civile volontariato, vigili del fuoco e forze dell’ordine – aggiunge D’Angelo – elicotteri messi a disposizione dalla Difesa con capacità operative nelle ore notturne». In poco tempo le vie cittadine «si sono trasformate in fiumi». «Che Dio ci aiuti», scrive sui social il sindaco di Barbara (Ancona), Riccardo Pasqualini. La situazione, aggiunge, «sia lato Castelleone sia lato Serra de Conti, è veramente drammatica e tragica. Invito, se non assolutamente urgente e necessario, di non uscire e di non utilizzare la macchina, è troppo pericoloso e a rischio vita». L’energia elettrica non è stabile per via di «una situazione severa ed estesa, che coinvolge contemporaneamente tre province, circa 20 comuni». Problemi anche per le linee telefoniche.

SCUOLE CHIUSE

Il sindaco di Barbara ha firmato un’ordinanza, che prevede per oggi la chiusura di tutte le scuole. Analoga decisione in diversi altri centri colpiti, come Sassoferrato, Senigallia, Serra dè Conti, Cantiano. «Tutte le forze disponibili sono all’opera: protezione civile, carabinieri e vigili del fuoco», prosegue il primo cittadino di Barbara.

“Sto seguendo dalla sala della Protezione civile regionale, insieme a tutte le altre autorità, l’evolversi della gravissima crisi meteorologica che si è abbattuta sulla nostra regione e l’azione di soccorso di tutti gli operatori. Sono momenti di estrema apprensione», afferma sconfortato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Cantiano, un paese di duemila abitanti al confine tra le province di Pesaro-Urbino e Ancona, invaso da acqua e fango, con i cittadini al buio e i telefoni in tilt e diverse auto che galleggiano nella piazza del centro e residenti che in alcuni casi hanno cercato scampo sui tetti dal fiume d’acqua e detriti.

“RESTATE TUTTI A CASA”

Senigallia, in provincia di Ancona, alle prese con la piena del fiume Misa, già vissuta il 3 maggio del 2014, quando causò 4 vittime. Il sindaco ha ordinato ai cittadini di non lasciare le abitazioni, ha chiuso tutti i ponti del centro attraversati dal Misa e chiesto alle forze dell’ordine di presidiarli. Nell’Alto Pesarese, tutt’intorno al Monte Catria, risultano isolati il monastero di Fonte Avellana, un agriturismo e due frazioni di Cantiano, Chiaserna e Pontericcioli, mentre è impossibile passare dalla provincia di Pesaro-Urbino a quella di Perugia: chiusa la Flaminia, impraticabile il passo della Contessa. Il maltempo ha colpito duro anche Cagli e il fiume Burano è esondato in diverse località. «La viabilità comunale è interrotta in diversi tratti. Chiusa la statale direzione Gubbio. Invitiamo la cittadinanza a mantenere la calma ed evitare situazioni di rischio», è l’appello del primo cittadino di Cantiano, Alessandro Piccini. Parole che ricalcano quelli degli altri colleghi sindaci del territorio, in prima linea dentro questa trincea tragica.

16 Settembre 2022
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