Charlie Hebdo, al via l’appello per i due imputati

PARIGI Cominciato il processo d’appello a due degli imputati coinvolti negli attentati di Parigi del gennaio 2015, il più famoso dei quali quello alla sede di Charlie Hebdo, nei quali sono morte 17 persone. Si tratta di Amar Ramdani – condannato in primo grado a 20 anni di reclusione e accusato di associazione a delinquere di stampo terroristico – e di Ali Riza Polat, condannato a 30 anni di carcere e nuovamente processato per complicità in crimini terroristici. Sono gli unici dei 14 giudicati ad aver presentato ricorso.

Gli inquirenti sospettano che Ali Riza Polat abbia aiutato Amedy Coulibaly, autore materiale della strage all’Hyper Casher, a procurarsi le armi usate durante gli attacchi, partecipando a tutte le fasi di preparazione degli attentati. I due imputati affronteranno anche 296 parti civili, tra cui sopravvissuti, feriti e persone in lutto.

Tra i nuovi testimoni in appello il poeta Soulemaine e il rabbino laico Horvilleur

Tra i nuovi testimoni ci saranno il poeta siriano Omar Youssef Souleimane e il rabbino laico Delphine Horvilleur. La libertà di espressione, il diritto alla blasfemia e la lotta contro l’antisemitismo saranno al centro dei dibattiti e delle difese orali. Per l’avvocato di Charlie Hebdo, Richard Malka, «dal momento in cui c’è un secondo processo, deve servire a qualcosa».

L’attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo

L’attentato alla sede di Charlie Hebdo (https://it.wikipedia.org/wiki/Charlie_Hebdo) è stato un attacco terroristico avvenuto il 7 gennaio 2015 a Parigi, contro la sede del giornale satirico. Rivendicato dalla branca yemenita di Al-Qāʿida (o Ansar al-Sharia), nell’attentato sono state assassinate dodici persone, mentre undici sono rimaste ferite.

E’ stato il quarto attentato terroristico con il maggior numero di vittime in Francia, dopo quello multiplo del 13 novembre 2015 al teatro Bataclan, allo Stade de France e a tre ristoranti parigini, in cui hanno trovato la morte 130 persone, la Strage di Nizza sulla Promenade des Anglais con 87 morti e 302 feriti e l’attentato a Vitry-Le-François del 18 giugno 1961 per opera dell’Organisation armée secrète durante la guerra d’Algeria, che causò 28 morti.

Dopo il primo attentato, il 9 gennaio 2015, un complice degli attentatori si era barricato a Porte de Vincennes, in uno dei supermercati della catena kosher Hypercacher, prendendo alcuni ostaggi e uccidendo quattro persone. Durante gli eventi seguenti all’attentato sono morte in totale otto persone: i due responsabili, il complice di Porte de Vincennes, quattro ostaggi di quest’ultimo e una poliziotta, portando così il totale a venti morti.