Teatro Milano
10:38 am, 8 Settembre 22 calendario

Pussy Riot al TAM, la rivolta punk del collettivo russo

Di: Redazione Metronews
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TEATRO Per chi non lo conoscesse Pussy Riot è un collettivo di protesta femminista nato a Mosca nel 2011. Hanno letteralmente invaso il mondo con performance di guerriglia punk che poi sono diventati video diffusi in Rete. Fanno musica e teatro all’insegna della fluidità di genere, dell’inclusività, parlano di di femminismo, dei diritti LGBT e dell’opposizione al presidente russo Vladimir Putin, che considerano un dittatore. Pussy Riot sarà domenica, dalle 22, al Teatro Arcimboldi di Milano (www.teatroarcimboldi.it) con Riot Days, uno spettacolo in cui esprime il suo universo performativo.

Riot Days agli Arcimboldi

Riot Days nasce nel dicembre 2016 dalla collaborazione fra Maria Alyokhina e il produttore musicale Alexander Cheparukhin ed è un’opera teatrale basata sul libro Riot Days della stessa Alyokhina, pubblicato nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Australia, in Germania, in Francia, in Giappone, in Brasile, nella Repubblica Ceca, in Ungheria). Riot Days è diretto da Yury Muravitsky, uno dei principali registi teatrali russi, ora direttore artistico del leggendario Teatro Taganka a Mosca.

Lo spettacolo è una combinazione innovativa di musica dal vivo, teatro e video e porta sul palco la storia personale di Maria Alyokhina come membro delle Pussy Riot fra azioni nella piazza
Rossa e nella Cattedrale, arresto, tribunale e prigione.

La vicenda di Maria Alyokhina, membro delle Pussy Riot

Nel 2012 cinque Pussy Riot hanno organizzato una preghiera punk all’interno della Cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca ottenendo una notorietà globale.

La loro preghiera punk è stata nominata da The Guardian tra le migliori opere d’arte del 21esimo secolo. Ma il 17 agosto dello stesso anno, tre membri delle Pussy RiotNadezhda Tolokonnikova, Maria Alyokhina ed Ekaterina Samutsevich – sono state condannate dall’autorità russa a due anni di reclusione per “teppismo motivato dall’odio religioso”.

Il processo e la sentenza hanno attirato notevole attenzione e critiche. Il caso è stato adottato da gruppi per i diritti umani, tra cui Amnesty International che ha indicato le donne come “prigioniere politiche”. Tolokonnikova e Alyokhina sono state rilasciate il 23 dicembre 2013 e successivamente hanno testimoniato la loro esperienza in festival internazionali e conferenze negli Stati Uniti, Canada, tutta Europa, Australia, Singapore.

Tra il 2021 e il 2022, la Alyokhina è stata nuovamente condannata a un anno di prigione e agli arresti domiciliari per post sui social media a sostegno del leader dell’opposizione russa Alexey Navalny, avvelenato e imprigionato dal regime di Putin.

Lo scorso aprile, quando Putin ha iniziato a reprimere più duramente qualsiasi critica all’invasione dell’Ucraina, le autorità hanno annunciato che gli arresti domiciliari di Alyokhina sarebbero stati trasformati in una colonia penale di 21 giorni.

Così la Pussy Riot ha deciso di lasciare la Russia, almeno temporaneamente. Ci è riuscita travestendosi da addetta alla consegna del cibo per sfuggire alla polizia di Mosca, che sorvegliava l’appartamento dell’amica presso la quale si trovava. La donna ha lasciato in casa il suo cellulare per evitare di essere rintracciata. Aiutata da amici, è riuscita poi dopo alcuni giorni, ad arrivare in Lituania e poi a Berlino dove è andata in scena al Funkhaus.

Riot Days, uno spettacolo in continua evoluzione

Il contenuto di Riot Days cambia frequentemente con sempre nuovi episodi e nuovi brani musicali e non è indifferente a temi come la persecuzione dei prigionieri politici e l’aggressione russa contro l’Ucraina.

Lo show è andato in tournée in tutto il mondo con più di 200 spettacoli nella maggior parte d’Europa, Stati Uniti, Brasile, Australia e Nuova Zelanda. Il progetto ha ricevuto prestigiosi premi internazionali, tra cui Herald Angel Award e Total Theatre Award del Festival di Edimburgo.

L’attività artistica delle Pussy Riot

L’attività artistica delle Pussy Riot comprende la registrazione e la pubblicazione di diversi video, fra i quali Putin Will Teach You To Love The Motherland, I Can’t Breathe, (dalle ultime parole di Eric Garner mentre la polizia di New York lo teneva a terra in una stretta soffocante), Chaika, Organs, Make America Great Again.

Il collettivo ha collaborato con Bansky per la mostra Dismaland, promossa da Marina Abramovic e creato un’esperienza immersiva nella galleria Saatchi di Londra.

 

 

 

8 Settembre 2022
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