Il Giappone ipertecnologico va ancora a floppy disk…

Il ministro giapponese per il Digitale, Taro Kono, ha «dichiarato guerra» ai floppy disk e altri strumenti tecnologicamente obsoleti. Che ancora resistono.

Il paradosso Giappone a floppy disk

Il paradosso è che il Giappone ipertecnologico fa ancora largamente in uso, nell’amministrazione pubblica del Paese, di strumenti ormai quasi introvabili. Sono circa 1.900 le procedure governative rivolte alle aziende che li richiedono, insieme a Cd e mini-disc, sottolinea la Bbc. Kono intende aggiornare le operazioni in modo da permettere alla popolazione di usare i servizi online. «Sto cercando di sbarazzarmi del fax e ho ancora intenzione di farlo», ha aggiunto il ministro.

Anni Ottanta e Novanta

Il supporto di memoria digitale di tipo magnetico è stato inventato da Ibm nel 1967 ed è stato molto diffuso tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90. Con l’avvento di Internet, e delle pendrive Usb, i floppy disk diventarono obsoleti anche nel trasferimento dati e furono totalmente dismessi.