Luciano Pavarotti
4:01 pm, 25 Agosto 22 calendario
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Luciano Pavarotti nella Walk of Fame

Di: Redazione Metronews
Pavarotti
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Finalmente Hollywood rende omaggio al talento di Luciano Pavarotti. Da ieri sul mitico marciapiede dell’Hollywood Boulevard brilla la stella del grande tenore italiano. Il suo nome è entrato nella Walk of Fame. Il conferimento costituisce un riconoscimento prestigioso alla memoria dell’artista scomparso nel 2007, all’età di 71 anni, assegnato dalla Camera di commercio di Hollywood. Alla cerimonia della posa della stella sul marciapiede più famoso del mondo ha presenziato la figlia del tenore, Cristina Pavarotti, a nome di tutte le eredi (insieme a lei anche sua figlia, nipote del tenore, Caterina Lo sasso). “Quando sento ricordare padre, e penso alle cose che ha realizzato, al valore, alle strade che ha aperto e alle tante emozioni date e ricevute, provo ancora oggi un senso di vertigine”, ha commentato. “È un grande onore rappresentarlo in questa bellissima occasione e non so dirvi quanto desidererei che fosse qui. Sono anche stata una sua grande fan”. Introdotti dalla presidente della Camera di commercio di Hollywood Lupita Sanchez Cornejo, sono intervenuti il direttore d’orchestra James Conlon, direttore musicale dell’Opera di Los Angeles, che ha avuto un lungo rapporto di collaborazione professionale e di amicizia con l’artista, e Cinzia Salvioli, della casa di produzione cinematografica italiana Albedo production che ha coordinato l’operazione. La cerimonia sulla Walk of fame sarà accompagnata da una serie di appuntamenti celebrativi realizzati sotto il nome di “Luciano Pavarotti, la Stella”.

Una carriera lunga 43 anni

Nel corso della sua incredibile carriera artistica, che lo ha visto protagonista sui palcoscenici di tutto il mondo per 43 anni, con la sua arte e la sua voce Luciano Pavarotti ha fatto scoprire e amare l’opera lirica ad un pubblico sempre più ampio e trasversale. Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, ha ricevuto innumerevoli altre onorificenze e prestigiosi premi nazionali e internazionali. Per il suo grande impegno in cause umanitarie, il tenore è stato insignito, tra gli altri, del Premio per i Servizi all’Umanità della Croce Rossa Internazionale, del Nansen Refugee Award ed è stato nominato “Messaggero di Pace delle Nazioni Unite”. Questa Stella sottolinea ancora una volta l’importanza internazionale dell’opera lirica italiana, candidata per entrare, a partire dal 2023, nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità tutelato dall’Unesco. Un ulteriore momento celebrativo, con eventi in corso di programmazione, si realizzerà tra il 12 e il 16 novembre 2022.

Il direttore musicale dell’Opera di Los Angeles James Conlon, ricordando Pavarotti, ha dichiarato che “la sua incredibile celebrità si è estesa in tutto il pianeta, andando ben oltre i confini del teatro d’opera. Nel suo percorso per affermarsi a livello internazionale è uscito dagli schemi in modo pionieristico”. Nell’occasione, la Città di Los Angeles e il Consigliere Joe Buscaino – LA 15th Council District hanno consegnato la ‘City Resolution’ in memoria di Luciano Pavarotti per i suoi meriti artistici, filantropici e umanitari. Si tratta del riconoscimento ufficiale più prestigioso che può conferire una città americana. “Questa Stella ci ha offerto la preziosa opportunità di condividere il ricordo di Luciano Pavarotti con tantissime persone – ha detto Cinzia Salvioli alla cerimonia di posa – e di far risuonare la sua voce nel tempo, come è giusto che sia. Uno straordinario retaggio che Luciano ha lasciato ai posteri”. Cuore delle celebrazioni è la proiezione di due testimonianze audiovisive italiane, mai trasmesse negli Stati Uniti, che rappresentano due importanti momenti della lunga e ricca storia artistica di Luciano Pavarotti. La prima è la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, con l’Orchestra Sinfonica di Roma della Rai e i Cori di Milano e Roma della Rai diretti da Claudio Abbado nella Basilica di Santa Maria Sopra Minerva a Roma nel 1970, conservata negli archivi di Rai Teche e proposta per la prima volta nella versione restaurata dalla Fondazione Cineteca di Bologna ad opera del laboratorio ‘L’immagine ritrovatà. Protagoniste, insieme al tenore modenese, le voci di Renata Scotto, Marilyn Horne e Nicolai Ghiaurov. La seconda è una selezione di cinque brani tratti dall’ultimo dei tre recital che Pavarotti tenne come solista al Teatro alla Scala nel 1983: Già il Sole dal Gange di Alessandro Scarlatti, l’Ave Maria di Franz Schubert, La Serenata e Non t’amo più di Francesco Paolo Tosti e Quando le sere al placido da Luisa Miller di Giuseppe Verdi. Al pianoforte Leone Magiera.

25 Agosto 2022
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