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3:23 pm, 21 Agosto 22 calendario

Castelli in uninominale, bagarre nel Pd in Piemonte. Lei rinuncia

Di: Redazione Metronews
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Bagarre nella composizione delle liste del Pd: in extremis è stata inserita a sorpresa nell’uninominale per la Camera nel collegio del Piemonte 2 la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, ex M5S poi confluita in Impegno civico di Luigi Di Maio, scatenando la reazione del Pd locale.

La rinuncia

“Scopro dai giornali, e da qualche simpatico tweet, che sarei candidata all’uninominale di Novara. No grazie, casa mia è Collegno, se la coalizione ha fatto altre scelte ne prendo atto e in pieno spirito di squadra darò il mio contributo nei plurinominali di Impegno Civico, sperando però che questa campagna elettorale sia caratterizzata da proposte per i cittadini e no da attacchi, insulti e odio. Con Impegno Civico abbiamo una proposta chiara, la sfida è andare oltre il 3%, daremo il massimo per raggiungere l’obiettivo”, ha scritto la viceministra Castelli, deputata di Impegno Civico, declinando l’offerta.

Matteo Renzi

Caso Castelli, “rivolta” nel Pd locale in Piemonte

«Il nuovo Pd candida Laura Castelli, il nostro Pd candidava Pier Carlo Padoan. La differenza è netta. Chi vota il nuovo Pd vota Di Maio e Castelli. Ecco perché noi siamo altro, siamo altrove», ha subito scritto su twitter il leader di Iv Matteo Renzi.

«Si tratta di una notizia gonfiata artatamente» da Matteo Renzi «senza alcun ancoraggio alla realtà, tanto che la stessa interessata ha già detto che non si candiderà», hanno replicato fonti del Pd interpellate dall’Agi alla domanda sulla presunta candidatura di Laura Castelli nelle liste del Pd, di cui parla il leader di Italia Viva in un post su Twitter. «Il Pd non sostiene Laura Castelli», viene spiegato, «si tratta di una notizia che è sempre stata falsa».

Laura Castelli

Castelli dopo aver lavorato nel gruppo M5S al Consiglio regionale del Piemonte, nel 2013 è stata eletta per la prima volta alla Camera. Rieletta nel 2018 è arrivata al ministero dell’Economia nel primo governo di Giuseppe Conte.
La decisione assunta dal Nazareno sul collegio di Novara – considerato comunque perdente – ha sorpreso i dirigenti locali del partito: Castelli ha tolto il posto a una militante storica, Milù Allegra, segretaria cittadina e consigliera comunale con record di preferenze. Allegra resta nel listino plurinominale al secondo posto, ma la decisione di cancellare il suo nome dall’uninominale è risultata indigesta ai Pd novaresi, dopo il caso della candidatura di Federico Fornaro di Leu come capolista.

«In un quadro di rapidissima composizione delle alleanze, invitiamo i nostri leader nazionali a non sacrificare eccessivamente le candidature che rappresentano la migliore espressione del territorio, con comprovata dimostrazione di radicamento e consenso. Le radici nel territorio sono essenziali per presentarsi in modo convincente agli elettori, soprattutto sui collegi uninominali. E’ nostro dovere, peraltro, segnalare la forte preoccupazione dei militanti del territorio nei riguardi dell’ipotesi di sacrificare candidature territorialmente forti per fare spazio a figure alleate particolarmente divisive. Scelte di questo tipo rischierebbero di compromettere l’entusiasmo e la partecipazione di molti militanti»,  si legge in una nota della segreteria regionale del Pd del Piemonte, in merito alla notizia sulla candidatura nel collegio uninominale di Novara di Laura Castelli. La vice ministra dell’Economia ha tuttavia fatto sapere di rifiutare un posto nell’uninominale e di correre invece nel proporzionale.

21 Agosto 2022
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