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4:51 pm, 14 Luglio 22 calendario

Cracking Art, 100 maxi sculture in plastica rigenerata

Di: Redazione Metronews
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Specie faunistiche di diverse provenienze – dai pinguini, agli elefanti, ai lupi, ai delfini –  hanno trovato la propria  residenza estiva  fino al 18 settembre  presso Castel Romano Designer Outlet. Oltre cento le maxi sculture del movimento Cracking Art, dalle dimensioni più svariate e dai colori vivacissimi, che sorprendono i visitatori attraverso piazze, viali, tetti e passaggi segreti, per un itinerario tra arte e sostenibilità.

Cracking Art a Castel Romano

La scoperta progressiva delle diverse sculture è un modo originale ed affascinante per raccontare ad adulti e bambini i temi del mondo contemporaneo: sostenibilità, circolarità, cultura etica e innovazione tecnologica. Le opere sono realizzate per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell’effetto dell’uomo sull’ambiente naturale. Rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita, farne delle opere d’arte significa comunicare la sostenibilità attraverso un linguaggio estetico innovativo.

Diverse le attività pensate per i più piccoli, dalla caccia al tesoro delle specie animali (sempre attiva) ai workshop creativi gratuiti a tema ambientaleorganizzati nei weekend del 16, 23 e 3o luglio e poi di nuovo a settembre, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 18.30.

Sono moltissime le storie che questi animali sanno raccontare.  Se il coccodrillo gigante stabilisce una connessione tra estinzioni dovute a fenomeni naturali a quelle che oggi rischiamo a causa delle azioni umane, la pioggia di rane è la metafora di eventi climatici inattesi. Se il branco di lupi racconta l’importanza dell’azione di gruppo destinata al bene collettivo, le rondini – simbolo per eccellenza della rinascita della natura dopo l’apparente stasi dell’inverno – scendono a terra per condividere l’auspicio a una rinascita culturale nell’ottica della sostenibilità.  I coloratissimi delfini ci rammentano che per mantenere vivo  il loro incredibile spettacolo dobbiamo avere massimo rispetto della salute dei nostri mari.

Arte e sostenibilità sono da tempo temi cari al Gruppo McArthurGlen,  a partire dal progetto dell’ecomurales #amoretcura dell’artista Cileno Carlos Atoche nel quartiere romano della Garbatella, interamente sostenuto da Castel Romano Designer Outlet in partnership con Yurban2030 e Komen Italia. Parlando in modo verticale di sostenibilità, citiamo la recente partnership con Too Good To Go per limitare gli sprechi alimentari o il programma Recycle Your Fashion con cui si dà una seconda vita ad abiti e accessori dei clienti ormai smessi.

Il movimento Cracking Art nasce nel 1993 con l’obiettivo di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che unito all’utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. Il termine Cracking Art deriva dal verbo inglese “to crack”, che descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica: per gli artisti è questo il momento in cui il naturale permuta in artificiale, l’organico in sintetico, ed è tale processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte. Lucrezia Montali

14 Luglio 2022 ( modificato il 30 Novembre 2022 | 22:46 )
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