Il G7 bloccherà export di oro russo, vale decine di miliardi
Il G7 bloccherà l’export di oro russo.
Il valore dell’oro russo
Le esportazioni di oro russo rappresentano un valore di decine di miliardi di dollari: lo ha scritto in un messaggio sul suo profilo Twitter il presidente degli Usa Joe Biden prima dell’inizio della riunione G7 in cui sarà deciso il divieto a tale export. «Gli Stati Uniti hanno imposto a Putin costi senza precedenti per negargli le entrate di cui ha bisogno per finanziare la sua guerra contro l’Ucraina – si legge sul «post» del capo della Casa Bianca – Insieme, il G7 annuncerà che vieteremo l’importazione di oro russo, un’importante esportazione che rappresenta ricavi per decine di miliardi di dollari per la Russia».
Dopo l’energia, l’oro è la seconda più grande esportazione per la Russia.
L’Unione Europea “è pronta a guardare i dettagli e vedere se sarà possibile prendere di mira” con sanzioni l’oro esportato dalla Russia, come proposto dagli Usa, “in modo da danneggiare Mosca e non danneggiare noi stessi”, dice il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, in conferenza stampa a margine del G7 nel resort di lusso di Elmau, nelle Alpi bavaresi, che inizia oggi e si chiuderà martedì.
Lo stop delle importazioni del metallo prezioso impedirà agli oligarchi di usare il metallo prezioso per convertire i loro beni, aggirando le sanzioni. Il divieto di importazione dell’oro, che entrerà in vigore a breve, si applicherà all’oro di nuova estrazione o raffinato. Non riguarda l’oro di origine russa precedentemente esportato dalla Russia. Non è prevista l’estensione delle restrizioni all’oro russo acquistato legittimamente prima dell’entrata in vigore del divieto di importazione.
Russia seconda per export mondiale di oro
La Russia è il secondo produttore al mondo di oro, con un 10% del totale che viene estratto ogni anno. Secondo l’Amministrazione Usa, l’oro è la seconda voce, dopo l’energia, delle esportazioni russe. Nel 2020 l’export di Mosca ha rappresentato il 5% di quello globale. Il 90% della produzione russa è stata destinata proprio ai Paesi del G7, soprattutto alla Gran Bretagna. Londra è stata una delle destinazioni più importanti per i metalli preziosi russi: i 15 miliardi di dollari in oro russo che vi sono arrivati lo scorso anno hanno rappresentato il 28% delle importazioni di oro del Regno Unito, secondo i dati di Un Comtrade.
Le disponibilità auree russe sono triplicate dopo l’annessione della Crimea nel 2014 e il metallo prezioso è un’importante risorsa per la Banca centrale, soprattutto dopo le restrizioni imposte dall’Occidente. Le riserve auree in Russia sono rimaste invariate a 2.301,64 tonnellate nel primo trimestre del 2022 rispetto agli ultimi quattro mesi del 2021, secondo i dati del World Gold Council.
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