Draghi, Macron e Scholz a Kiev, vertice in treno nella notte

Draghi, Macron e Scholz a Kiev, vertice in treno nella notte. I leader europei di Italia, Francia e Germania sono arrivati a Kiev e stanno visitando Irpin.  Dopo una lunga notte in treno, Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz saranno tra poco nella capitale dell’Ucraina dove incontreranno il Presidente, Volodimir Zelensky. Durante il lungo viaggio di oltre dieci ore, che dalla frontiera polacca li ha portati a Kiev, i tre hanno avuto un lungo colloquio informale nella cabina del Presidente francese. Draghi (la delegazione italiana si trovava in testa al treno) ha attraversato l’intero convoglio per raggiungere la cabina di Macron. “Avete il mondo dalla vostra parte”, ha dichiarato al capo dell’amministrazione militare della regione di Kiev il premier Mario Draghi attorniato dai suoi colleghi europei durante la visita tra le macerie di Irpin. «Hanno distrutto asili e giardini di infanzia ma tutto sarà ricostruito. Hanno già iniziato, sono già a uno stato molto avanzato».  

Draghi, Macron e Scholz a Kiev, vertice in treno nella notte

Draghi, Macron e Scholz sono atterrati ieri nel pomeriggio all’aeroporto di Rzeszow, in Polonia. Uno scalo civile ma letteralmente disseminato di mezzi militari, apparati antimissile e mezzi blindati. Poi, con i rispettivi cortei, i tre leader hanno raggiunto la stazione di Medyka, al confine tra Polonia e Ucraina, per imbarcarsi sul treno che li avrebbe condotti a Kiev. Il vertice a tre sul treno si è svolto in un clima completamente informale. Le foto dell’incontro riportano un semplice tavolo di legno con sopra dei bicchieri d’acqua e dell’amuchina per sanificare. Anche l’abbigliamento dei tre (Draghi in pullover, Scholz in camicia a maniche corte) del tutto informale. I tre leader, ha fatto sapere nella serata di ieri Palazzo Chigi, «porteranno un forte messaggio di solidarietà al presidente Zelensky e al popolo ucraino. Un messaggio all’insegna dell’unità e della piena coesione dei Paesi europei nel condannare l’invasione dell’Ucraina, nel sanzionare la Russia e nell’aiutare Kiev».