Milano
3:50 pm, 16 Giugno 22 calendario

Emergenza siccità, più acqua dai bacini per salvare i campi lombardi

Di: Redazione Metronews
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Più acqua da invasi e da laghi per far fronte alla siccità che asseta l’agricoltura lombarda: i produttori idroelettrici da oggi aumentano i rilasci dell’acqua a supporto dell’agricoltura. La decisione è stata annunciata al tavolo di coordinamento promosso e convocato da Regione Lombardia, rappresentata dall’assessore regionale a Enti locali, Montagna e risorse energetiche, Massimo Sertori, e a cui hanno partecipato Terna, i regolatori del lago di Iseo e del lago di Como e del lago Maggiore, ANBI Lombardia e i rappresentanti di Enel, A2a ed Edison. «Ringrazio per l’impegno assunto da tutte le parti – spiega Massimo Sertori – in particolare dai produttori idroelettrici nell’incrementare la produzione che permetterà di rilasciare un totale di quattro milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell’Adda, e quasi un milione per il bacino dell’Oglio, per far fronte all’attuale situazione di crisi idrica dovuta al perdurare delle siccità e dall’assenza di piogge. Ringrazio anche l’impegno dei regolatori dei laghi a razionalizzare le erogazioni e a governare in maniera oculata la risorsa idrica». «Rispetto al lago Maggiore – puntualizza Sertori – sarà mia cura prendere contatti con le Autorità svizzere per valutare rilasci dai produttori idroelettrici della Confederazione».

Meno 3,7 metri di acqua sul Po

La situazione drammatica della regione è stata fotografata da Coldiretti in Lombardia  «in sei mesi si sono accumulati solo 206 millimetri di precipitazioni, ben il 59% in meno rispetto alla media 2006/2020, mentre le temperature hanno registrato a maggio valori superiori alla media di 1-3 gradi, con punte fino a +3/+5 gradi sull’area milanese secondo un’analisi Coldiretti su dati Arpa Lombardia. In questo scenario preoccupa la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni dall’orzo al frumento, dai foraggi al mais». Il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca nel pavese è sceso a -3,7 metri su livelli più bassi da almeno 70 anni. Dal monitoraggio dell’associazione degli agricoltori mostra che è in sofferenza anche il lago Maggiore con un grado di riempimento del 22,7% così come quello di Como al 30,6%. Nel bacino padano per la mancanza di acqua «è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo».

Stop agli usi non potabili

 «In decine di comuni della Lombardia sono già in azione le autobotti per rifornire la popolazione, perché i serbatoi locali attingono a sorgenti che non ci sono più» ha detto Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po.  Utilitalia ha chiesto ai sindaci di 25 Comuni della Bergamasca sospensioni notturne dell’acqua. Ma si moltiplicano le ordinanze per il risparmio di acqua.  In mattinata a Tradate un’ordinanza dal 15 giugno  al 31 agosto 2022, nella fascia oraria dalle 6 del mattino a mezzanotte vieta l’utilizzo  dell’acqua potabile per tutti gli usi salvo quelli potabili e igienici. Quindi si potranno innaffiate gli orti solo di notte.

Verso lo stato d’emergenza

«Credo che sia una questione che potremmo chiedere già da adesso, nel senso che con questi rilasci dovrebbero riuscire a compensare parzialmente le necessità, ma poi bisognerà prendere atto che se non cambiano le condizioni metereologiche la situazione rischia di peggiorare». Lo ha affermato questa mattina il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana,

16 Giugno 2022
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