Ucraina
2:41 pm, 9 Giugno 22 calendario
7 minuti di lettura lettura

Ucraina, bombardato impianto Azot a Severodonetsk, dentro 800 civili

Di: Redazione Metronews
condividi

La guerra in Ucraina entra nel suo 106esimo giorno e le forze russe controllano la maggior parte della città ucraina di Severodonetsk. Stanno inoltre bombardando pesantemente la città gemella di Lysychansk, causando gravi danni. Lo ha affermato il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Hayday. “I russi stanno distruggendo tutto con attacchi aerei e artiglieria, stanno bombardando sia le strutture industriali che i quartieri civili”, ha detto. “I nemici – ha dichiarato – continuano a cercare senza successo i punti deboli nella difesa di Severodonetsk, mentre sparano a quartieri pacifici e strutture industriali nella regione di Luhansk. Nella notte hanno preso di mira due volte l’impianto chimico Severodonetsk Azot, danneggiandone almeno due strutture, una delle quali serve a produrre ammoniaca”. Secondo quanto riferito nei giorni scorsi da Kiev, nei bunker sotterranei sarebbero rifugiati circa 800 civili; la Bbc ha sottolineato eri di non avere potuto ottenere una verifica indipendente di questa informazione. Al momento non si hanno notizie relative a eventuali vittime dei bombardamenti dell’impianto.

L’Ucraina aspetta di ricevere “il terzo pacchetto di assistenza alla sicurezza” da parte dell’Italia. Il capo militare regionale del Lugansk, Sergiy Gaidai, afferma che “nessuno si arrenderà a Severodonetsk” e che “i russi vogliono catturare la città entro il 10 giugno”. Per Zelensky
, nella città orientale “si decide il destino del Donbass”. Secondo la Commissione Ue, la crisi alimentare e del grano ucraino è frutto di “un freddo, insensibile e calcolato assedio di Putin ad alcuni dei Paesi e delle persone più vulnerabili del mondo. Il cibo è diventato parte dell’arsenale del terrore del Cremlino”. Kiev fa sapere che nessun accordo concreto sui corridoi è stato raggiunto nell’incontro di Ankara tra Turchia e Russia.

Zelensky chiede l’esclusione della Russia dalla Fao

Il presidente ucraino Zelensky, intervenendo al consiglio ministeriale dell’Ocse, ha chiesto l’esclusione della Russia dalla Fao, l’organizzazione Onu per l’alimentazione e l’agricoltura. “Non ci possono essere discussioni per prolungare l’adesione della Russia alla Fao. Quale sarebbe il posto della Russia se causa la carestia per almeno 400 milioni di persone, se non oltre un miliardo?”, ha detto intervenendo in videoconferenza alla ministeriale di Parigi, presieduta quest’anno dall’Italia.

Von der Leyen: “Ricostruiremo l’Ucraina, è nostro dovere”

“Avremo un dibattito tra il sindaco di Mariupol e gli architetti ucraini” perché “ricostruiremo l’Ucraina: dobbiamo farlo e lo faremo” perché “è un nostro obbligo morale” che va messo in atto “nel modo giusto, con lo spirito del nuovo Bauhaus europeo”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’apertura del festival internazionale New European Bauhaus in corso al Maxxi a Roma.

I combattenti dell’Azovstal in attesa di processo sono 2500

Sono quasi 2.500 i combattenti ucraini che erano all’interno delle acciaierie Azovstal a Mariupol e che ora sono in un centro di detenzione in mano ai russi nel villaggio di Olenivka, nella regione di Donetsk, in attesa di essere processati. Lo scrive la Ukrainska Pravda citando fonti dell’intelligence a condizione di anonimato, secondo le quali 2.449 combattenti ucraini sono nel centro di detenzione.
Secondo Ukrainska Pravda, l’accordo dell’Ucraina con la Russia è che i combattenti dell’Azovstal non debbano essere uccisi o torturati. Al contrario devono essere tenuti separati dagli altri detenuti ed essere preparati per lo scambio di prigionieri.

L’intelligence russa: Kiev ha già concordato l’annessione alla Polonia

La “giunta di Kiev” ha già acconsentito all’annessione dell’Ucraina alla Polonia e il presidente ucraino  Zelensky è favorevole. Lo afferma il direttore del servizio di intelligence estero russo Sergej Narjshkin, in un comunicato dell’ufficio stampa del Svr. Secondo il rapporto, con il consenso di Kiev, la Polonia ospita un centro di elaborazione dati di backup del Servizio fiscale statale dell’Ucraina. Inoltre, Narjshkin ha dichiarato che “Kiev fornisce deliberatamente al tandem polacco-statunitense l’accesso a informazioni di importanza nazionale, comprese le informazioni sui contribuenti e, di conseguenza, sulla reale situazione finanziaria dell’Ucraina”.

9 Giugno 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo