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4:17 pm, 9 Maggio 22 calendario

Macron e Von der Leyen: «Superare l’unanimità nella Ue»

Di: Redazione Metronews
superare l'unanimità
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Superare l’unanimità per scardinare la logica dei veti che, in questi giorni, sta ad esempio complicando l’applicazione del nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca. Bisogna «fare passi avanti verso la semplicità. Conosciamo la via: significa rendere più comune il voto a maggioranza qualificata per le nostre principali decisioni politiche. Negli ultimi anni, ho l’impressione che il fatto di decidere tutto a 27 ci rallenti nella volontà di essere più ambiziosi». Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron alla cerimonia per la conclusione dei lavori della Conferenza sul Futuro dell’Europa. «I capi di Stato e di governo non si riuniscono mai nel formato dell’area euro. Siamo gli unici condomini che non si riuniscono mai per prendere decisioni sul nostro palazzo. Questo è sbagliato», ha detto. «Lo stesso accade con Schengen. Ed è sbagliato», ha aggiunto. «So quali sono i timori, ma l’Europa a più velocità esiste già. Ovviamente non dobbiamo escludere nessuno, ma non dobbiamo neanche lasciare che i più scettici blocchino tutto», ha sottolineato Macron. «Questa differenziazione aperta a tutti è una condizione dell’ambizione e dell’efficacia», ha evidenziato ancora.

Spinta per superare l’unanimità

Concetti ribaditi anche dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla cerimonia finale della Conferenza sul Futuro dell’Europa: «Ho sempre sostenuto che il voto all’unanimità in alcuni settori chiave semplicemente non ha più senso se vogliamo essere in grado di muoverci più velocemente. O che l’Europa dovrebbe giocare un ruolo maggiore, per esempio nella salute o nella difesa. E dobbiamo migliorare il funzionamento della nostra democrazia su base permanente». Quanto al futuro «voglio essere chiara che sarò sempre dalla parte di coloro che vogliono riformare l’Ue per farla funzionare meglio – ha aggiunto Ursula von der Leyen – il punto è che ci avete detto dove volete che questa Europa vada. E ora tocca a noi noi prendere la via più diretta per arrivarci. Usando tutti i limiti di ciò che possiamo fare all’interno e, sì, cambiando i trattati dove è necessario. Accolgo con favore il fatto che per la prima volta in assoluto il Parlamento europeo sia pronto a usare i suoi poteri per proporre una Convenzione. Lavoriamo insieme su tutto questo. Senza tabù. Senza linee rosse ideologiche. Facciamo cose per il qui e ora», ha concluso.

9 Maggio 2022
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