strage di bologna
4:14 pm, 6 Aprile 22 calendario

Per la strage di Bologna ergastolo a Paolo Bellini

Di: Redazione Metronews
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La Corte d’Assise di Bologna, dopo poche ore di camera di consiglio, ha condannato Paolo Bellini alla pena dell’ergastolo con un anno di isolamento nel secondo processo per la strage alla stazione ferroviaria del 2 agosto 1980.

L’uomo, ex Avanguardia Nazionale, è stato dunque ritenuto il quinto attentatore della strage, che provocò 85 morti e 200 feriti, in concorso con i Nar condannati in via definitiva Fioravanti, Mambro e Ciavardini e con, in primo grado, Cavallini.

Bellini non era presente in aula al momento della lettura della sentenza. La Corte ha inoltre condannato gli altri due imputati: l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio, dovrà scontare sei anni mentre l’ex amministratore di condominio in via Gradoli a Roma Domenico Catracchia, accusato di false informazioni ai pm, ne avrà per quattro anni. Bellini è stato imputato dopo che la Procura generale aveva avocato l’inchiesta sui mandanti, accusando da morti e quindi non processabili il capo della P2 Licio Gelli, Mario Tedeschi, Federico Umberto d’Amato e Umberto Ortolani. A pesare sulla condanna all’ergastolo un filmato, girato da un turista, che secondo gli inquirenti ritrae Bellini a Bologna la mattina della strage, tesi rigettata dalla difesa.

Ergastolo per la strage di Bologna

«Io non ero a Bologna il 2 agosto, ero a Rimini alle 9, la mia ex moglie può dire quello che vuole, sono problemi suoi. Quel signore in video non sono io. Dovete dirmi se sono io questo signore, è da 40 anni che ci sono attacchi viscerali contro la mia persona», aveva affermato Paolo Bellini prima della sentenza. «E poi chi sono questi dei servizi segreti che mi conoscono? Ci vogliono prove, non chiacchiere – aveva aggiunto conversando coi giornalisti – credo sempre nei magistrati, ma non in quelli inquirenti. Non hanno avuto l’esigenza di farmi una domanda, non mi hanno mai convocato, e io lo so il perchè, altrimenti gli avrei smontato tutto in cinque minuti con dati di fatto».

«La verità diventa storia»

«Così, 42 anni dopo, le tante sofferenze, le battaglie dei familiari delle vittime e i silenzi dello Stato la verità diventa storia», ha commentato invece il sindaco di Bologna Matteo Lepore dopo la condanna all’ergastolo di Bellini. «La strage di Bologna – ha aggiunto il primo cittadino – fu la tappa atroce di un disegno eversivo, frutto della collaborazione tra estrema destra e apparati deviati dello Stato. Un filo nero riconosciuto. C’era un’organizzazione finanziaria che i mandanti avevano costruito per alimentare la strategia della tensione. La democrazia Italia venne fatta a pezzi. Ora è scritto nelle sentenze dei tribunali. I nostri occhi sono gonfi di lacrime. Come sindaco – ha concluso – sento profondamente dentro di me le emozioni di questa giornata. Non ci fermeremo, ve lo assicuro, finchè piena luce su tutto non sarà fatta. Grazie all’associazione dei familiari, grazie agli avvocati di parte civile, ai giudici e ai pubblici ministeri. Bologna non si ferma. È in gioco l’onore del nostro Paese. L’Italia non si uccide».

6 Aprile 2022 ( modificato il 7 Dicembre 2022 | 12:09 )
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